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  • 'Col defibrillatore, Morosini avrebbe avuto più chance di vivere': Pescara, a giudizio 3 medici per omicidio colposo

    'Col defibrillatore, Morosini avrebbe avuto più chance di vivere': Pescara, a giudizio 3 medici per omicidio colposo

    È fissata per il 20 febbraio 2014 la prima udienza davanti al gup del Tribunale di Pescara, Luca De Ninis, relativa all'inchiesta sulla morte di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno, deceduto il 14 aprile 2012 allo stadio di Pescara, nel corso della partita Pescara-Livorno. Tre gli imputati per i quali il pm Valentina D'Agostino ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio: il medico sociale del Livorno, Manlio Porcellini, quello del Pescara, Ernesto Sabatini, e il medico del 118 allo stadio Vito Molfese.

     L'ipotesi di reato a carico dei tre è di omicidio colposo. Stralciata in attesa di archiviazione la posizione del primario di cardiologia dell'ospedale di Pescara, Leonardo Paloscia, quel giorno allo stadio come tifoso e che intervenne su Morosini scendendo direttamente dagli spalti sul campo.

    Il 19 aprile scorso si era tenuto davanti al gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, l'incidente probatorio per fare chiarezza sulla morte del calciatore. Secondo quanto emerso dalla relazione dei periti del giudice Vittorio Fineschi, Francesco Della Corte e Riccardo Cappato, i sanitari, a titolo diverso tra di loro, sarebbero responsabili dell'omesso uso del defibrillatore il cui uso "avrebbe dato qualche chance in più di sopravvivere" al giocatore.

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