Sarà l'aria di casa (intesa come Italia) o quella di un Europeo che si avvicina giorno dopo giorno o forse ancora del sistema di gioco e della fiducia apportata al gruppo da un allenatore come Roberto Donadoni, ma Emanuele Giaccherini è letteralmente rinato. Quinto centro stagionale quello nel derby emiliano col Sassuolo (con tanto di dedica a Zuniga per la scomparsa del padre), il terzo nelle ultime quattro uscite e quasi sempre le reti del folletto di Bibbiena oltre che belle sono risultate decisive; lo sono state certamente quella per il colpaccio di San Siro contro il Milan e oggi nel 2-0 di Reggio Emilia, mentre lo splendido calcio di punizione contro la Lazio non è risultato sufficiente per portare a casa l'intera posta.
PALLINO DI CONTE - Un giocatore che si è lasciato definitivamente alle spalle la deludente stagione passata al Sunderland, contraddistinta da una serie di problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento (soltanto 8 presenze in campionato dopo le 24 con 4 gol dell'anno prima), e soprattutto una risorsa in più per l'Italia di Antonio Conte in vista del prossimo Europeo. L'ex cesenate è un pallino del nostro commissario tecnico, avendolo voluto fortemente alla Juventus e averne rimpianto la partenza nell'estate 2013, e se Giaccherini riuscirà a mantenere questa costanza di rendimento fino maggio, oltre a garantire una salvezza più che tranquilla al Bologna, un biglietto aereo per la Francia non glielo toglierà nessuno.