Montella, basta ballottaggi: ecco la formula per il Milan perfetto
Un po' per forza di causa maggiore, ossia la doppia indisponibilità dello squalificato Calhanoglu e dell'infortunato Kalinic, un po' per la necessità di raddrizzare una stagione che per il Milan ha preso una brutta piega dopo la sconfitta contro la Roma, la terza dopo 7 giornate, Vincenzo Montella sta meditando il rilancio in grande stile di Giacomo Bonaventura e Suso. Due calciatori fondamentali nella passata stagione dei rossoneri (il primo solo per metà, visto il grave infortunio di Udine) e ora diventati "di troppo" dopo il passaggio al 3-5-2, un modulo che poco si abbina alle loro qualità tecniche.
RITORNO ALLE ORIGINI - Un sistema di gioco che rischia di non valorizzare appieno la quantità di talenti messi a disposizione dalla società al tecnico campano e che sta già mutando, in maniera pericolosa, gli equilibri interni allo spogliatoio, dove i "vecchi" stanno trovando ora meno considerazioni dei nuovi giocatori acquistati dalla società. Ecco che Bonaventura diventa l'alternativa a Calhanoglu ed ecco che Suso, che ha già manifestato tutte le sue perplessità sull'utilizzo da seconda punta, finisce per entrare in concorrenza con André Silva. Contro l'Inter, dunque, attenzione al possibile ritorno alle origini, al 4-3-3 dello scorso campionato con l'ex atalantino spendibile sia come mezzala al fianco di Biglia e Kessie o da esterno alto, con Suso dalla parte opposta, come rifinitore per l'unica punta André Silva.
TENTAZIONE 4-2-3-1 - Ma, in previsione del recupero di tutti i giocatori a disposizione, per Montella potrebbe esserci una tentazione in futuro per far convivere la nuova anima del Milan con le certezze acquisite nella passata stagione, ossia il terzo cambio di modulo stagionale e il passaggio al 4-2-3-1. Kessie e Biglia più bloccati per dare maggiore protezione a una difesa che ad oggi fatica a trovare compattezza e che più degli altri reparti è finita nel mirino della critica con ben 10 gol concessi, più i 3 in Europa League. Bonaventura potrebbero fornire quantità e qualità da esterni alti, mentre Calhanoglu avrebbe finalmente la possibilità di provare ad emergere dal grigiore che ha contraddistinto molte sue prove nella sua posizione a lui più congeniale, quella di trequartista centrale. Davanti ovviamente André Silva, che potrebbe contare su rifinitori in grado di valorizzarne ancora meglio le proprie qualità realizzative e a sua volta fungere da testa di ponte per gli inserimenti dei compagni.
RITORNO ALLE ORIGINI - Un sistema di gioco che rischia di non valorizzare appieno la quantità di talenti messi a disposizione dalla società al tecnico campano e che sta già mutando, in maniera pericolosa, gli equilibri interni allo spogliatoio, dove i "vecchi" stanno trovando ora meno considerazioni dei nuovi giocatori acquistati dalla società. Ecco che Bonaventura diventa l'alternativa a Calhanoglu ed ecco che Suso, che ha già manifestato tutte le sue perplessità sull'utilizzo da seconda punta, finisce per entrare in concorrenza con André Silva. Contro l'Inter, dunque, attenzione al possibile ritorno alle origini, al 4-3-3 dello scorso campionato con l'ex atalantino spendibile sia come mezzala al fianco di Biglia e Kessie o da esterno alto, con Suso dalla parte opposta, come rifinitore per l'unica punta André Silva.
TENTAZIONE 4-2-3-1 - Ma, in previsione del recupero di tutti i giocatori a disposizione, per Montella potrebbe esserci una tentazione in futuro per far convivere la nuova anima del Milan con le certezze acquisite nella passata stagione, ossia il terzo cambio di modulo stagionale e il passaggio al 4-2-3-1. Kessie e Biglia più bloccati per dare maggiore protezione a una difesa che ad oggi fatica a trovare compattezza e che più degli altri reparti è finita nel mirino della critica con ben 10 gol concessi, più i 3 in Europa League. Bonaventura potrebbero fornire quantità e qualità da esterni alti, mentre Calhanoglu avrebbe finalmente la possibilità di provare ad emergere dal grigiore che ha contraddistinto molte sue prove nella sua posizione a lui più congeniale, quella di trequartista centrale. Davanti ovviamente André Silva, che potrebbe contare su rifinitori in grado di valorizzarne ancora meglio le proprie qualità realizzative e a sua volta fungere da testa di ponte per gli inserimenti dei compagni.