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Inter, Candreva non sarà più inamovibile: farà da chioccia a Berardi
BERARDI IN ARRIVO - Tra i nomi che ruotano intorno all’Universo Inter ci sono Domenico Berardi e Federico Bernardeschi. Entrambi italiani e classe 1994, con ampi margini di crescita. Almeno uno di questi due giovani talenti è destinato ad alternarsi con il 30enne Candreva, per poi prenderne il posto in prospettiva futura.
NON PIÙ TITOLARE INAMOVIBILE - Osservando come l’Inter si sta muovendo sul mercato, cambieranno gli scenari per il centrocampista romano. Candreva, arrivato lo scorso luglio dalla Lazio, sembrava aver trovato la sua grande occasione in una big. Nei sei mesi passati alla Juventus nel 2010, non era riuscito a sfruttare appieno l'occasione per mettersi in luce e guadagnarsi la fiducia necessaria a restare in bianconero. Fiducia che invece ha trovato all’Inter quest’anno. Divenuto titolare inamovibile e pedina fondamentale nel gioco di Pioli, ha collezionato 37 presenze condite da 7 reti e ottime prestazioni, seppure altalenanti. Corsa, velocità, cross e impegno sono le sue armi, ma l’Inter vuole fare il salto di qualità e di conseguenza è alla ricerca di un sostituto di rilievo sulla fascia. L’obiettivo per la prossima stagione è la conquista dello scudetto, e Candreva da solo non basta.
POCO MERCATO - A questo punto per Candreva si prospettano due strade: la prima è accettare la concorrenza e fare da chioccia a Berardi (all'Inter e in Nazionale), la seconda è considerare l’ipotesi di lasciare l’Inter. Sì, ma per andare dove? A gennaio i nerazzurri hanno rifiutato un’offerta giunta dal Chelsea, il cui tecnico (Conte) nutre da sempre un particolare interesse per Antonio, avendolo anche allenato in Nazionale. È difficile però che quest’estate i Blues si ripresentino alla porta (visto il condiviso obiettivo Bernardeschi), e comunque anche nel club inglese non giocherebbe sempre. Altre squadre al momento non sembrano esserci, ma in ogni caso è certa l’impossibilità per l’Inter di recuperare tutti i soldi spesi per il suo cartellino: 22 milioni di euro più bonus. Il divorzio non conviene a nessuno.