Comparsa nel derby, la missione recupero parte con Zanetti: Vidal deve (ri)conquistare Conte e l’Inter
SOLO 2 GOL - E che a dire il vero lo voleva anche nella precedente di estate e nella finestra invernale in mezzo. Già, perché da quando si è seduto sulla panchina dell'Inter, Conte ha sempre fatto il nome di Vidal al duo Marotta-Ausilio. La scorsa estate i due si sono ritrovati, dopo il passato vincente insieme alla Juventus, ma finora il Vidal nerazzurro è stato un lontano parente dell'Arturo bianconero. E anche di quello blaugrana a dire il vero. Solo un gol - alla Juve - in campionato, e uno alla Fiorentina su rigore in Coppa Italia in 27 partite stagionali. Poco, decisamente poco per un giocatore delle sue qualità e caratteristiche, per un centrocampista che si è sempre inserito nell'area di rigore avversaria alla ricerca del gol o della giocata vincente.
LA MISSIONE - Conte aspetta il vero Vidal, che ora vuole ritrovare la miglior condizione per poter dare il 100%. Non gli basta il ruolo di "comparsa", come nel derby, vuole di più Arturo, venuto all'Inter proprio per ritrovare Conte e giocare con continuità dopo alcune panchine mal digerite al Barcellona. Con i nerazzurri impegnati solo in campionato dopo le eliminazioni dalle coppe, le partite a disposizione sono esattamente 15 da qui al termine della stagione. E Vidal è chiamato a svoltare, a rispondere sul campo. 2 gol non bastano, tutta l'Inter si aspetta molto di più da lui. Conte in primis, che ha insistito tanto per averlo in nerazzurro e quando sarà al top gli darà una nuova chance. La palla poi passerà nei piedi di Vidal, che dovrà rispondere sul campo e dare segnali importanti, anche dopo il battibecco con Conte post-Juve. Un episodio superato, ma rimasto impresso perché Vidal da quel momento ha giocato col contagocce (45' con la Fiorentina, poi l'infortunio e i pochi minuti nel finale col Milan). La missione recupero parte con l'ex capitano Javier Zanetti, nel mirino ci sono i prossimi impegni e Vidal vuole rispondere presente.