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    Como, Cerri: 'Convinto da Zola, non credo più al Cagliari. Lucca e la Juve...'

    Como, Cerri: 'Convinto da Zola, non credo più al Cagliari. Lucca e la Juve...'

    L'attaccante Alberto Cerri, in prestito al Como ma ancora di proprietà del Cagliari, ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "A Cagliari giocavo 3 minuti, poi 10’... Così non rendo. Mi avevano detto che sarei stato tra le prime due scelte dell'attacco, ma lì tra il dire e il fare... Non hanno avuto coerenza. Se a Cagliari mi dicono ancora che puntano su di me, non vedo perché dovrei crederci". 

    "Sono sceso in Serie B al Como per merito di Zola. A luglio mi chiamava con Denis Wise (proprietario del club, ndr), che al Chelsea giocava con lui: abbiamo fatto videochiamate a tre, ero un po' imbarazzato perché non li conoscevo. Ho subito sentito fiducia. Avevo tutto da perdere, ma ero sicuro. In A nessuno mi garantiva continuità, soltanto il Como era convinto del mio valore". 

    "Con la Juve ho fatto una tournee, qualche amichevole e tanti allenamenti: ho visto da vicino l’Olimpo del calcio. Impressionanti l’umiltà dei giocatori e l’intensità degli allenamenti. Un giorno non riuscivo a star dietro a Barzagli, che ha 15 anni più di me, e lui mi stimolava. Allenarmi con Buffon è stata un’emozione, chissà giocarci contro! Per un attaccante di B fargli gol ha un sapore diverso". 

    "In B Coda è il top, a dicembre è sempre in doppia cifra. Poi Lapadula e Sau, ma resto un estimatore Di Carmine: è un amico, ho una sfida con lui, chi segna di più... Lucca è fortissimo, ma va lasciato stare: i giovani devo crescere con calma e se sbagliano una partita non devono essere massacrati". 

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