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  • Commisso rilancia: 'Voglio il Milan, ma aspetto la diatriba Li-Elliott. Complica tutto, è probabile finisca in tribunale'

    Commisso rilancia: 'Voglio il Milan, ma aspetto la diatriba Li-Elliott. Complica tutto, è probabile finisca in tribunale'

    Rocco Commisso non molla il Milan e, al contrario, rilancia con una dichiarazione rilasciata alla Gazzetta dello Sport in cui si conferma fortemente ottimista sulla riuscita dell'affare che porterebbe Yonghong Li alla cessione della maggioranza del club rossonero.

    NEGOZIAZIONE PRIVATA - "Devo stare attento a quello che dico perché la maggior parte di questa negoziazione è privata".

    PRECONTRATTO - "Io voglio chiudere questo affare, ma non ci siamo ancora. Eravamo vicinissimi a firmare un precontratto. Sono fiducioso? Non controllo il risultato".

    CONOSCO IL CALCIO ITALIANO - "Posso dire che fra tutte le parti che sono state menzionate, sono l’unico italiano, l’unico emigrante, ho i soldi, ho giocato a calcio, conosco bene lo sport, sono stato uno juventino, ma la Juve va molto bene e non ha certo bisogno di me. Sarebbe bello, come ho fatto qui alla Columbia University, poter dare un bel contributo al movimento: portare la mia esperienza da businessman americano. Come tutti ormai sanno, ho iniziato dal nulla, ho studiato con profitto e ho creato una grossa azienda".

    ELLIOTT O LI? - "Tutto più complicato? Probabilmente sì. Non sappiamo quale strada verrà percorsa da Mister Li con Mister Singer, difficile prevedere come si concluderà questa vicenda. Fino a quando qualcuno non mi dirà qualcosa di diverso, penso che il Milan sia ancora in mano a Li. Probabilmente dovrà affidarsi a un tribunale. Ma finora il proprietario è lui".

    I RAPPORTI CON ELLIOTT - "Se tratterò con lui? Non lo so. Dobbiamo prima capire chi è che tratta per lui. Non conosco Paul Singer, ma lo conoscono i miei advisor e lui sa bene chi sono. Però non faccio promesse. Mai fatta una promessa che non posso mantenere".

    VOGLIO IL MILAN - "Dovrò metterci tanto impegno: non mi presenterò in Italia pensando di sapere già tutto o più degli altri che sono lì da tanto tempo. Dovrò studiare, ma sono uno che impara in fretta"

    GATTUSO - "Mi piace molto. Quando giocavo su questo stesso prato per la Columbia ero come lui. Beh, sicuramente non così bravo, ma ero molto fisico e poi siamo entrambi calabresi. Ho sentito dire che potrei essere l’unico emigrante italiano proprietario della Serie A se mai accadrà. Voglio che il calcio italiano abbia successo e non vedere la Nazionale fuori dalla Coppa del Mondo". 

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