Commisso ha ragione, Fassone e Mirabelli la rovina del Milan di Elliott: André Silva e Suso 'fardelli', Kessie via
Lo stesso Commisso aveva speso parole al “miele” sul Milan per farsi pubblicità gratuita al di qua dell’Atlantico, nonostante la sua fede juventina. Quindi dicevamo, al di là della scarsa eleganza del nuovo patron viola, quello che più ci dispiace è che il Milan sia ormai diventato una pietra di paragone. Ovviamente in negativo. La gestione del duo Fassone-Mirabelli viene presa come punto di riferimento negativo dagli altri club. Anche ad anni di distanza. Commisso è stato forse inopportuno, ma purtroppo ha detto la verità. E quella gestione economicamente scellerata è proprio il fardello di cui il Milan attuale non riesce a liberarsi per avvicinarsi anche lontanamente a un bilancio in pareggio. Ed è così che ci si prepara a vivere una stagione con la “cinghia tirata”.
La scelta di un maestro di calcio bravo a far crescere i giovani come Giampaolo è appunto in quest’ottica. Giampaolo lavora con quello che gli si dà. Ed è per questo motivo che mentre gli altri club inseguono i nuovi acquisti, il nostro proposito di metà giugno è quello di provare a rivalutare le prestazioni di André Silva. Il portoghese da 40 milioni ha fallito prima in Italia e poi in Spagna e adesso siamo costretti a puntare di nuovo su di lui come “spalla” di Piatek. Del resto non ci sono alternative. Chi se lo prende? Grandissime offerte non sono arrivate nemmeno per Suso e allora anche qui filtra la notizia che Giampaolo stia provando a ricollocarlo nei suoi schemi, anche se in teoria non prevederebbero l’utilizzo di uno come l’andaluso.
Tra i “rumores” (per carità non violentiamo anche noi il latino utilizzando l’inesistente plurale “rumors”) si viene anche a sapere che Giampaolo non si fiderebbe più di Biglia, a causa delle sue condizioni fisiche, e che avrebbe già dato il via libera per la cessione di Kessié, totalmente privo di qualsiasi disciplina tattica. Guarda caso, altri due pezzi “strapagati” dalla proprietà cino-lussemburghese. E pensare che due anni fa di questi tempi, la maggior parte dei tifosi e dei giornalisti asserviti tessevano le lodi di coloro che ci hanno ridotto così.