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Commisso: 'Deluso da Chiesa, non ha voluto salutare. Juve? Un povero immigrato ha dovuto finanziare gli Agnelli...'
SUL PRIMO ANNO A FIRENZE - "Non mi immaginavo tutto questo, ci sono stati alcuni momenti belli e altri meno, a volte troppo pesanti. Se sento che quando qualcuno che lavora per la Fiorentina viene criticato è come se la critica fosse rivolta a me".
SUGLI ERRORI - "Non accetto una critica, quella sul fatto che Chiesa andava venduto un anno fa. Abbiamo sbagliato su Montella, se io do un aiuto lo si deve ripagare. Vincenzo 3-4 anni fa fece bene, con noi no. Il più grande errore è stato forse il suo contratto da tre anni: il mio problema non sono i soldi, ma io non li voglio buttare via".
SU CHIESA - "A suo tempo nessuno mi portò un'offerta definitiva. Con la Juve non c'era nessun accordo, sono deluso da come si è comportato lui. Abbiamo dovuto inviare i documenti a Coverciano perché non voleva venire ai Campini a salutare. Enrico mi ha mandato un messaggio, ma non Federico. Un povero immigrato è dovuto tornare in Italia per finanziare gli Agnelli vendendo un giocatore in più anni (ride, ndr)".
SUGLI STIPENDI - "Dico a Iachini e Pradè che con questo monte ingaggi dobbiamo fare bene e fare meglio. Io credo in tutti, la squadra è forte, anche se la gara con la Sampdoria è stata uno schifo. Abbiamo fatto male".
SU IACHINI - "Giusto dargli l'opportunità, ha fatto bene".