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Come volevasi dimostrare: Inter e Milan hanno sprecato un'altra stagione
Erano i giorni in cui le due sponde del calcio milanese erano accomunate da una totale confusione. Sul versante interista si registrava la traumatica rottura del rapporto con Roberto Mancini, che avveniva a due settimane dall'inizio del campionato e col calciomercato in pieno corso. Sul versante milanista, invece, proseguiva il balletto di nomi e date sul closing, avviato più di un anno prima (giugno 2015) e senza la minima certezza sull'esito, ciò che condizionava la costruzione di una squadra in cerca del rilancio. Molti lettori commentarono in modo negativo quella mia tesi, sostenendo che fosse prematuro e allarmistico parlare di stagione a rischio fallimento quando ancora i giochi dovevano iniziare. E invece le cose sono andate persino peggio del previsto.
L'Inter è riuscita nell'impresa di complicarsi ulteriormente la vita con una scelta del sostituto di Mancini che si è rivelata tragica. Il passaggio in nerazzurro di Frank de Boer, gentile dono del "consigliere di Suning" Kia Joorabchian, è stato un disastro, e ha portato a cumulare un primo grave distacco in campionato e a compromettere il cammino in Europa League. Il successivo ingaggio di Stefano Pioli ha determinato dei vantaggi iniziali (anche se non immediati), ma poi anche quella spinta si è esaurita. Lo sfacelo dell'ultimo mese, dopo la sosta di marzo, va al di là di ogni immaginazione. E a rendere ulteriormente negativo il bilancio c'è un mercato stagionale pressoché fallimentare.
La stagione del Milan s'avvia alla bocciatura attraverso un percorso diverso, e proprio l'elemento del mercato (l'ultimo menzionato nella disamina sull'Inter) segna questa differenza. Nel senso che il club rossonero ha dovuto affrontarlo al risparmio, per via delle incertezze sul passaggio di proprietà che hanno imbrigliato sia le operazioni estive come quelle invernali. Una squadra che richiedeva investimenti massicci per tornare al rango di sua competenza è stata puntellata con soluzioni low cost. Nella prima parte della stagione la squadra di Vincenzo Montella ha risposto sul campo con un rendimento al di sopra delle aspettative. Quanto al di sopra, lo abbiamo scoperto con l'avvio dell'anno solare 2017. La sconfitta casalinga contro l'Empoli fa pendere sul lato negativo la bilancia del giudizio stagionale, intanto che il compimento del closing è avvenuto ma senza aver visto dissolvere i dubbi sulla nuova compagine proprietaria. Le prossime settimane serviranno a fare chiarezza. Ma comunque vada, una rifondazione della squadra appare indifferibile. E richiederà investimenti pesanti. Non meno di quelli che saranno necessari per rimettere in carreggiata l'Inter, che pure nei mesi scorsi (al contrario del Milan) non ha lesinato risorse. Per ritrovarsi al settimo posto. Ma al netto di ogni considerazione, rimane il dato di fatto: le milanesi hanno bruciato la stagione 2016-17. Come era stato previsto già in agosto. E adesso avranno da lavorare sodo per non ripetere l'exploit nel 2017-18.
@pippoevai