Si potrebbe tutti quanti sfogliare la classica margherita. Mutu sì, Mutu no. Ha tutte le sembianze del tormentone delle campagne acquisti del Cesena.

Il romeno arriva oppure finisce come a gennaio scorso quando Igor Campedelli sembrò sul punto di confezionare il miracolone bis, affiancando all’altro ‘marziano’ Luis Jimenez pure Adrian Mutu? Roba che al solo accostarli ad una ‘piccola provinciale’ parte la domanda per la neuro. Invece la fantasia del buon Igor non ha confini e stava approfittando del totale disaccordo del rumeno coi compagni, con l’entourage della Fiorentina e forse anche con la copia del David che fa bella mostra di sé davanti a Palazzo Vecchio. Poi i gigliati cambiarono idea, non si sbarazzarono più di Mutu e lo ripresero in squadra.  Adesso ci risiamo. Tutto a posto col giocatore, gli accordi sono già in tasca. La Fiorentina potrebbe anche lasciarlo andare, ma si infila il Bologna a rovinare la festa, tentando di scippare la preda a Campedelli.

«Sarebbe un colpo da maestro per Campedelli, Adrian è un giocatore davvero straordinario». Parole e musica di Beppe Colucci, mentre si rosola al sole di Sicilia. Col rumeno il capitano bianconero passò un paio di stagioni, con alterne fortune, all’Hellas Verona, dal 2000 al 2002 (per Mutu 57 partite e 16 gol). «E’ un testone, se si mette in testa una cosa la raggiunge. Per il resto è un ragazzo d’oro, che ama scherzare. Un tipo prezioso nello spogliatoio».