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Colpi di testa, la proposta choc della Football Association: Cascarino non ci sta
Fatto con le migliori intenzioni ma soggetto a pesanti critiche. Il tentativo proposto dalla Football Association (FA) inglese di limitare i colpi di testa in allenamento, per tutelare la salute dei calciatori, oltre a risultare complicato nell'applicazione raccoglie critiche da chi vive nel mondo del calcio. Tali critiche giungono da soggetti che, pur comprendendo anche loro il senso dell'operazione, sostengono che essa sarebbe irrealizzabile e porterebbe a snaturare il calcio. Fra costoro si è schierato un ex calciatore che evoca ricordi affettuosi in chi si è portato avanti con gli anni. Si tratta di Tony Cascarino, l'attaccante inglese naturalizzato irlandese che con la maglia della nazionale verde è stato protagonista nel decennio fra la fine degli anni Ottanta e la fine dei Novanta. Si tratta di una voce significativa, poiché da calciatore Cascarino rientrava nel prototipo del centravanti britannico vecchio stampo: tecnicamente modesto ma molto forte fisicamente e con una grande propensione per il gioco aereo, in un'epoca che vedeva ancora in auge la cultura del long ball. Insomma, dalle linee guida che la Football Association ha appena proposto l'ex attaccante sarebbe stato irrimediabilmente penalizzato.
Cascarino è intervenuto sul tema attraverso un articolo di commento scritto per il Times. E ha posto alcune controdeduzioni, partendo dalla più provocatoria: perché non eliminare del tutto i colpi di testa nel mondo del calcio, anziché eliminarli soltanto un po'? Ha proseguito dicendo che limitare a 10 i colpi di testa settimanali in allenamento significherà avere minore perizia nel gioco aereo in gara, ciò che per paradosso potrebbe generare ancora più rischi fisici. E ha aggiunto che il tentativo di imbrigliare il colpo di testa con coordinazione in terzo tempo è cosa innaturale.
Osservazioni corrette e condivisibili, che confermano quanto complicata sia la realizzazione delle linee guida stilate dalla FA. Impressione: la strada che porta verso l'obiettivo è appena iniziata e sarà di estremamente complicata percorrenza.
@pippoevai
Cascarino è intervenuto sul tema attraverso un articolo di commento scritto per il Times. E ha posto alcune controdeduzioni, partendo dalla più provocatoria: perché non eliminare del tutto i colpi di testa nel mondo del calcio, anziché eliminarli soltanto un po'? Ha proseguito dicendo che limitare a 10 i colpi di testa settimanali in allenamento significherà avere minore perizia nel gioco aereo in gara, ciò che per paradosso potrebbe generare ancora più rischi fisici. E ha aggiunto che il tentativo di imbrigliare il colpo di testa con coordinazione in terzo tempo è cosa innaturale.
Osservazioni corrette e condivisibili, che confermano quanto complicata sia la realizzazione delle linee guida stilate dalla FA. Impressione: la strada che porta verso l'obiettivo è appena iniziata e sarà di estremamente complicata percorrenza.
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