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Cocchi a CM: ''Che onore la maglia Azzurra. Copio Theo, ma che idolo Zanetti. I miei sogni con Italia e Inter'
Matteo, questa Fase Elite non è iniziata al meglio, ma la chance di qualificarsi è alla vostra portata...
"Non siamo partiti al top, questo è vero, ma stiamo cercando ogni giorno di fare sempre meglio. La prima partita siamo andati sotto inaspettatamente, ed è stato sicuramente dura recuperarla. La seconda è andata sicuramente meglio con la vittoria, ora speriamo di centrare il risultato contro l'Ucraina e qualificarci alle finali".
Come vi state preparando?
"Devo dire che fra di noi c'è molta fiducia, la stiamo preparando molto bene anche perché sappiamo bene che è la partita più importante di questa fase. Ci giochiamo il passaggio del turno, ne siamo consapevoli, ma non c'è pressione, siamo tutti concentrati per raggiungere l'obiettivo".
Quali sono state le difficoltà più grandi finora?
"Come detto sapevamo bene che tutte e tre le squadre che dovevamo affrontare erano squadre di livello, che non dovevamo sottovalutarle. Tutte e tre sono molto fisiche come caratteristiche e se devo dirti una cosa in particolare credo che tutti noi abbiamo sofferto un po' il cambiamento di temperatura rispetto all'Italia. In questo periodo qui fa molto caldo e ci abbiamo messo un po' ad abituarci".
Vieni da una famiglia di calciatori, però tuo nonno e tuo papà giocavano entrambi in porta. Cosa ti ha spinto verso un ruolo diverso come quello di terzino? "In realtà da piccolo anche io ho iniziato a giocare a calcio come portiere. Poi però con il passare del tempo mi sono accorto che non faceva per me stare fra i pali e ho preferito un ruolo diverso. Mi hanno provato come terzino ed è andata subito bene".
Gol, assist e punizioni, non sei sicuramente un terzino vecchio stile...
"Cerco di interpretare il ruolo di terzino in maniera offensiva e propositiva. Mi piace attaccare gli spazi e andare in verticale, ma anche entrare verso il centro del campo in progressione".
C'è un giocatore a cui ti ispiri o un idolo che cerchi di imitare? "Mi ispiro a Theo Hernandez del Milan, nel mio ruolo credo che sia il migliore al mondo in questo momento. All'Inter c'è stato Zanetti che sicuramente è stato uno dei più grandi di sempre, ma giocava a destra. Ho ancora la sua maglia autografata a casa, l'ho vinta a un torneo che avevo giocato dalle mie parti".
Sei originario di Bologna, giocavi nel Bologna fino a due anni fa quando sei stato acquistato dall'Inter. Com'è stato il trasferimento a Milano?
"Il primo mese sicuramente è stato un po' complicato. Adattarmi al convitto e a un mondo nuovo. Poi però è andato tutto per il meglio e oggi sto benissimo a Milano, la città mi piace tantissimo e sto molto bene anche con i miei compagni c'è una bella intesa".
Spesso e volentieri ti sei trovato a giocare, come oggi in nazionale, da sottoetà. Però hai sempre detto che non è un problema, anzi....
"Sì, anche quest'anno sia qui in Nazionale che nell'Inter mi sto trovando a giocare con i ragazzi di un anno più grandi di me, ma non è una novità. A me però credo faccia bene. Credo sia una sfida che mi aiuti a crescere tanto come giocatore e più in fretta. Io punto sempre in alto, perciò spero che si possa andare avanti ancora così".
Raccontaci quali sono i tuoi sogni nel cassetto con Inter e Nazionale? "Il mio sogno più grande è vestire la maglia della Nazionale in un Europeo o in un Mondiale. Credo sia il sogno di tutti quelli che giocano a calcio del resto. Poi ovviamente c'è arrivare nel calcio dei grandi con l'Inter, giocare in Serie A o in Premier, ai massimi livelli e confrontarmi con altri campioni".
Cosa provi quando vesti l'Azzurro?
"Vestire la maglia dell'Italia è una grande emozione, unica. E lo è stato fin dalla prima volta in cui sono stato convocato con l'Under 15. Capisci che è qualcosa di grande, che stai rappresentando un paese intero".
@TramacEma