Grande entusiasmo per la presentazione del Milan 2014-15 a Casa Milan. Presenti la rosa, nuovi acquisti compresi (Agazzi, Albertazzi, Alex e Menez), il nuovo tecnico Filippo Inzaghi, e i due ad Adriano Galliani e Barbara Berlusconi (quest'ultima con la maglia rossonera). Chiaro il messaggio dei numerosi tifosi presenti, espresso dallo striscione: "Un anno di rabbia, tornare grandi, tornare il Milan". 

INZAGHI VOLA ALTO - Ecco le prime parole di Filippo Inzaghi da allenatore rossonero: "Ringrazio Galliani e Barbara. Il primo ringraziamento va a loro e al presidente Berlusconi, che mi hanno dato un'opportunità fantastica. Due anni fa quando ho smesso, ho sperato di allenare il Milan. Abbiamo dimenticato chi è il Milan, ci siamo dimenticati che è il club più titolato al mondo. La cosa più importante è ricreare la voglia di venire a Milanello ad allenarsi con il sorriso. Bisogna creare un gruppo importante prima di tornare a vincere. Quando ho vinto ho sempre avuto un gruppo vero, con uomini e allenatore veri. Darò tutto me stesso e mi auguro che i risultati siano all'altezza. Dobbiamo portare il Milan ai livelli che merita. Dobbiamo riportare il milan al top. Ho sentito Balotelli dopo che l'Italia è uscita. Lui è un patrimonio del calcio italiano e del Milan. Cercherò di farlo rendere al massimo, può farci fare la differenza. Io sono Inzaghi coi miei pregi e difetti. Quando ho accettato il mio ruolo ho guardato soprattutto i valori umani della mia squadra, e ho capito che posso credere molto in questa squadra. Il mio Milan sarà una squadra che lotterà: chi non lotta non potrà giocare nel mio Milan. Siamo arrivati ottavi, c'è qualcosa da fare sul mercato, la società lo sa, ma conosco l'ambizione della proprietà e non sono preoccupato. Cercherò di portare il mio metodo, a me piace l 4-3-3 o il 4-4-2. Lavorerò sul rispetto delle regole e sul nutrirsi bene. Siccome siamo ben retribuiti e facciamo il lavoro più bello del mondo, questa per me è un regola ferrea. Spero che la gente abbia un po' di pazienza. C'è la voglia di far tornare la gente a San Siro, mi piacerebbe vedere la squadra giocare bene. Siamo il Milan, dobbiamo cercare di comandare la gara sempre. Dai miei giocatori voglio rispetto, e lo pretendo anche per i miei collaboratori. Perdonerò sempre un errore tecnico, ma non perdonerò mai un atteggiamento sbagliato. Un giocatore del Milan non può sbagliare fuori dal campo. Quando ero calciatore e abbiamo fatto 3 finali di Champions, c'era un gruppo sano. Noi avevamo un grande ambizione, volevamo vincere sempre tutto, eravamo assatanati di successo. Ci ha colpito ancora l'entusiasmo del Presidente, speriamo venga più spesso, lui può essere il più grande acquisto. Qualche giocatore dovrà andar via, la società sa quali sono le nostre richieste. Se arriveranno rinforzi bene, altrimenti son convinto che questa squadra può far bene. Tutti i giocatori allenati da Pippo Inzaghi si devono conquistare il posto, si riparte da zero. Honda è un grande professionista, non so dove giocherà. Se giocheremo coi tre davanti potrebbe giocare a destra o la mezz'ala sinistra nei tre di centrocampo. Quando si chiuderà il mercato farò rendere i giocatori al meglio. Non mi è piaciuto pensare solo a un modo di gioco. L'obiettivo è tornare in Europa. Per Alex e Menez il Milan ha avuto una concorrenza agguerrita, potranno farci fare la differenza. El Shaarawy potrà darci una mano. Montolivo è importante nello spogliatoio, ci mancherà".