Sulla ruota spezzina esce ancora il 94: è il minuto a cui i bianchi di Bjelica sembrano essersi felicemente abbonati per ribaltare le situazioni. Era successo in casa col Latina e poi a Pescara. La cabala si è ripetuta anche col Bologna, e sempre su calcio piazzato: Brezovec batte la punizione appena fuori area ed è Piccolo con la nuca a infilare la rete, col "Picco" che esplode e diventa una bolgia annichilendo un Bologna che fino ad allora aveva obiettivamente subìto poco o nulla. Parte timorosa la squadra di Bjelica, scientemente dietro al linea della palla pronta a voler sfruttare gli spazi che i rossoblù potrebbero concederle. Ma nulla di tutto ciò accade. I felsinei fanno la partita con lo Spezia che attende sì, ma non riesce proprio a ripartire, vuoi per l'errata misura nei passaggi vuoi per un misto erba-sintetico che la leggera pioggia rende ancor più scivoloso. Al 25' Cacia da 25 metri scalda i guanti a Chichizola dopo aver addomesticato in bello stile la sfera col petto. Succede veramente poco in un primo tempo in cui c'è da segnalare soltanto un sinistro di Acquafresca al 40' deviato e che impennandosi sembra volersi spegnere in rete. Il Bologna passa subito ad inizio ripresa con una magia di Cacìa che al 47' si libera in un fazzoletto di Piccolo e trafigge Chichizola in uscita con un pregevole pallonetto. Il gol ha l'effetto di scuotere i bianchi che iniziano a premere esponendosi al contropiede rossoblù, come al 58' quando un due contro uno non viene sfruttato da Cacia. Di lì cresce visibilmente lo Spezia, almeno sul piano della spinta e di una pressione sempre più insistente nonostante la pioggia sempre più fitta, cavalcando anche un sostegno incessante della Curva Ferrovia. Dopo un fallo di mano in area di Perez ai più sembrato volontario, lo Spezia arriva a farsi pericoloso all'85' con Schiattarella che, seppur defilato davanti a Coppola, strozza troppo il tiro spedendo la sfera sul fondo. Si arriva così al 94'. Il minuto benedetto dallo Spezia.