CM STADIO: Parma-Udinese 1-0
E’ un Parma di alta quota, un Parma che guarda l’Europa e che prende, intanto, il Verona, in una classifica che gli sorride sempre di più. Merito di un bel gioco, a tratti spettacolare, merito di un gruppo che sa adattarsi alle circostanze, a cui sta bene qualsiasi veste tattica, anche quella di oggi, un 3-5-2 in versione rimaneggiata, con Parolo e Cassano quasi a supporto di Amauri, il bomber ritrovato, il vero acquisto di questo mercato di riparazione. Che intanto toglie al Parma Biabiany, verso il Guangzhou, in una trattativa arrivata ormai alla fine. E alla fine era considerato anche Ama, che si è tolto la soddisfazione del quarto gol, forse il più pesante, merito da condividere con Brkic e Danilo, che cozzano e spianano la strada al quarto successo consecutivo di un Parma che comincia a vedere davvero l’Europa. In una gara mai a rischio che resta aperta fino alla fine, per colpa, l’unica di un Parma, che non la chiude, brilla il bel gioco, importante, convincente di un gruppo che si è consolidato e che ha trovato certezze. Ma prima del gol, arrivato al 35', i crociati sono andati vicini al bersaglio grosso con Acquah e Parolo. Solo un grande Brkic ha negato la gioia del gol al primo, solo un pizzico di imprecisione invece ha detto 'no' al centrocampista, che ha lottato e vinto in mezzo a un campo dove è sempre più padrone. E il colpo del k.o. è arrivato dopo che Donadoni ha lavorato per bene i fianchi dell’avversario, chiudendo la strada a ogni ripartenza e innescando le sue micce più pericolose. Cassano è delizioso nei tocchi, alza la testa e vede Amauri che si smarca ed è pronto al salto, lo assiste come sa e dopo 5' lo invita al gol. Invito respinto, ma non può dire no alla mezz'ora inoltrata quando con la stessa azione si ritrova la porta spalancata e ringrazia. Poi la gioia condivisa e la dedica ai figli, celebrati con una maglietta. Tutto mentre Di Natale rimugina in panchina. Il secondo tempo comincia con qualche occasione per i friulani ma Nico Lopez è timido e Mirante lo disinnesca. Vani i tentativi di rimettere in piedi la partita da parte dell’Udinese, che non è mai pericolosa. Confusa, la squadra di Guidolin cerca il bandolo di una matassa che non trova e Palladino la tiene in vita perché il suo pallonetto è sporcato da Herteaux e salvato da Brkic. E’ l’ultima occasione di una partita che Di Natale, ha giocato solo dieci minuti, e che Biabiany poteva, all'89’ chiudere una volta per tutte. Prima di andarsene e lasciare un bel ricordo di lui. Quarta sconfitta consecutiva per lì’Udinese, quarta vittoria consecutiva del Parma di alta quota.
PARMA
L'attaccante del Parma, Amauri: 'Vittoria importante, soprattutto perché aumenta l'autostima. Abbiamo superato una squadra temibie che non si arrende mai: conosco il suo allenatore, vuole il massimo dai suoi, è bravo. Noi siamo stati bene in campo, io ho segnato... insomma è stata una bella giornata. Ho messo fine a qualche voce che diceva che io e Cassano non potevamo giocare insieme, e che io ero finito. Mercato? Se non mi cacciano via non me ne vado, sono al centro di rumors e ci ho fatto l'abitudine. Ora pensiamo alla Roma e al campionato che ci spetta, dovremo fare una gran partita, e pazienza se non ci sarà Biabiany: ci dispiace perdere un giocatore così, ma se è per il bene della società... Le cose si fanno in due, ma a noi dispiace'.
UDINESE
Il centrocampista dell'Udinese, Giampiero Pinzi: 'Diventa difficile commentare le quattro sconfitte consecutive, questo mi fa pensare che c'è un problema di testa dato che c'è questa disparità di rendimento tra campionato e coppa. Ora lavoriamo, sono convinto che questa sia la strada giusta da percorrere. Il problema è psicologico, non siamo sgombri con la testa, magari il peso della classifica ci mette in difficoltà'.