La Roma vince e tiene il passo della Juventus; il Parma perde ma esce a testa alta contro una corazzata, costringendola a tratti anche a difendersi. La lotta per il primo posto è solo all'inizio, ma che bella, se si mantenesse così fino alla fine. Parte bene la squadra di Donadoni, con un'attesa che sfianca e costringe i giallorossi a un possesso palla notevole, bello ma che produce poco rispetto al solito. Il Parma palleggia, bene a tratti, ma quando perde palla si creano situazioni pericolose. In quattro tocchi la Roma è in porta, con Gervinho che si vede murare il tentativo di tiro da Mendes. Ma è bella la Roma, quando riesce a partire, sprigionando la sua classe e quella di Totti, immenso al 26' quando serve Ljajic di destro, un tocco delizioso dei suoi che manda in porta il serbo, bravissimo a insaccare e ad approfittare deello spazio lasciato da Lucarelli e Felipe. Ma il Parma non si scompone, anzi si difende e copre bene, senza rinunciare a pungere e, a inizio secondo tempo, si porta in parità, grazie al colpo di testa di De Ceglie, bravo a saltare in mezzo alle maglie giallorosse. La partita si mantiene viva, da una parte e dall'altra c'è voglia di scoprirsi, la Roma deve vincere, e il Parma, di contro, non ha paura e, pur tenendo bene il campo non rinuncia ad attaccare. Ma l'occasione più bella ce l'ha Totti, quando calcia di destro di prima intenzione su assist di Gervinho. Palla alta e Parma che resta vivo, cercando di ripartire, senza riuscirci più di tanto perché FantAntonio non è in serata. Lo è Pjanic, quando all'86' inchioda Mirante con una punizione pazzesca che finisce sotto il sette. Inutili le proteste di Lucarelli e compagni per il fallo concesso, secondo loro, in maniera gratuita.