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CM STADIO: Parma-Napoli 2-2
Se il Napoli pensava di venire a Parma a passeggiare, metterla subito in archivio e avvicinarsi a Roma e Lazio, in vista della semifinale di ritorno con il Dnipro, beh, si è sbagliato alla grande. Come spesso succede la squadra di Benitez dà l'impressione di sottovalutare le partite con le avversarie sulla carta più deboli, vedi Empoli, e si fa mettere subito lì, nella propria metà campo da una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato e che ha in testa tutto tranne che il pallone. Forse solo la domenica, quando si gioca, per il resto della settimana viene difficile pensare al calcio giocato. Eliminare le tossine di cui il Parma fa incetta durante la settimana, alla domenica, forse è l'unico sfogo e la squadra di Donadoni lo dimostra subito. Al 9', chi non ti aspetti, Palladino, di giustezza, scaraventa in rete la palla dopo un’azione d'angolo. Tutta la rabbia accumulata in questi mesi, Raffaele la vomita in porta con il sinistro, ripulendo una palla che gironzolava in area e mettendola alle spalle di Andujar. Lui, di Mugnano di Napoli, ferisce gli azzurri con un graffio che squarcia il velo della partita. Il Napoli è costretto ad uscira dal guscio, ad alzare il ritmo e a spostare gli esterni bassi all'arrembaggio. Troppo statica la squadra di Benitez, Zapata prova a scuoterla ma il suo peso davanti non favorisce i tagli di Mertens e Gabbiadini, che grazie a una leggerezza di Mendes trova, al 28', il gol del pari. Un rinvio maligno del difensore permette ad Hamsik di metterlo a tu per tu con Mirante. Gol. E gol anche al 33', quando una sassata di Jorquera prende un giro strano e trova l'angolo giusto. Benitez cambia subito, Zapata si fa 6' e poi lascia il posto a Callejon che non perde tempo e impegna Mirante subito da posizione defilata, salvataggio sulla linea. Dentro anche Higuain con Hamsik che va a fare il mediano: 4-4-2 che diventa un 4-2-4 in fase di possesso, quando Callejon e Mertens si alzano sulla stessa linea del Pipita e di Gabbiadini. E subito, al 64', si mette in mostra, con uno stop bellissimo a cui segue la conclusione di sinistro. Mirante para e ripara anche dopo il tap-in di testa. Poi si supera 3' più tardi, su Gabbiadini che accarezza il pallone di sinistro e lo manda fuori. Ma non può nulla quando Mertens gli si presenta davanti dopo aver eluso l'intervento di Cassani e Mendes: 2-2. E ci mette una pezza anche quando Hamsik scocca il destro da fuori. Poi rissa al 90'. Higuain a Mirante: "Falliti, siete in B". E poi lo scontro. Davvero pazzesco questo modo di comportarsi dei giocatori azzurri che non la prendono bene. Insomma, forse volevano venire a fare davvero una passeggiata? Perché il Parma ci ha messo la faccia, la grinta, il cuore, come normale che fosse, perché il Napoli ha avuto questa reazione?
PARMA
L'attaccante del Parma, Raffaele Palladino: "Abbiamo mandato il solito messaggio al campionato. Una soddisfazione per noi e tutti i dipendenti. Cosa è successo a fine partita? Uno scandalo, sentirsi dire parole tipo 'retrocesso' e 'falliti', fa male. Solo perché ci siamo impegnati. Forse il Napoli pensava di arrivare qua e avere in tasca la partita. Ma si sbagliava di grosso. Si sono lamentati del fatto che c'è la siamo giocata al massimo, che già eravamo falliti e retrocessi. Che brutte queste frasi, ingiuste e tristi. Alla fine, negli ultimi minuti ci dicevano queste cose. Ci abbiamo messo il cuore per i tifosi e per la maglia. Tutti si sono lamentati del fatto che noi ci fossimo giocati la partita, come giusto che sia poi. Siamo professionisti e ci vogliamo togliere le soddisfazioni. Abbiamo affrontato due squadre, due passi falsi. Con la Lazio non ci abbiamo capito nulla, poi con il Cagliari è andata male...".
NAPOLI
L'attaccante del Parma, Raffaele Palladino: "Abbiamo mandato il solito messaggio al campionato. Una soddisfazione per noi e tutti i dipendenti. Cosa è successo a fine partita? Uno scandalo, sentirsi dire parole tipo 'retrocesso' e 'falliti', fa male. Solo perché ci siamo impegnati. Forse il Napoli pensava di arrivare qua e avere in tasca la partita. Ma si sbagliava di grosso. Si sono lamentati del fatto che c'è la siamo giocata al massimo, che già eravamo falliti e retrocessi. Che brutte queste frasi, ingiuste e tristi. Alla fine, negli ultimi minuti ci dicevano queste cose. Ci abbiamo messo il cuore per i tifosi e per la maglia. Tutti si sono lamentati del fatto che noi ci fossimo giocati la partita, come giusto che sia poi. Siamo professionisti e ci vogliamo togliere le soddisfazioni. Abbiamo affrontato due squadre, due passi falsi. Con la Lazio non ci abbiamo capito nulla, poi con il Cagliari è andata male...".
NAPOLI
I tesserati del Napoli non hanno voluto incontrare i giornalisti.