CM STADIO: Parma-Milan 3-2
Se ce lo avessero raccontato d'accordo, non ci avremmo creduto nemmeno per un attimo. Ma no, con il Milan già è dura vincere, figurarsi se al 94' con un gol di Parolo, il secondo in un giorno memorabile e per giunta contro la sua squadra del cuore, contro il suo idolo. Forse il pensiero di chiedergli la maglia gli sarà svanito per la gioia di aver coronato la partita con una super prestazione, due gol e un assist e la gioia dei compagni che lo hanno assalito dopo il 3-2 all'ultimo respiro. E va bé, per la maglia faremo un'altra volta, Parolo, ora prenditi i tre punti che sono migliori senza dubbio. Poco, pochissimo Milan, soprattutto nel primo tempo, molto Parma all'inizio e alla fine del secondo. In mezzo la voglia matta e disperatissima di Allegri di riprendere una gara che già al 10' è in salita per una percussione di Biabiany e una dormita di Costant che si perde la palla di Cassano pensando di poter rimediare al meglio, invece di tutta forza, petto in fuori e testa alta, Biabiany lo brucia e la rimette in mezzo dove Parolo si fa trovare pronto a ricevere la palla di Gobbi e a insaccare in rete dopo una carambola. Il 2-0 invece arriva a un passo dal fischio di Valeri, evidentemente il Milan era già nello spogliatoio. Un minuto di recupero ottimizzato al massimo dal Parma che dalla parte di Biabiany è devastante. L'esterno francese è imprendibile, Silvestre è troppo lento, e si fa bruciare. Ad attenderlo in mezzo c'è Cassano che riceve e insacca, poi tutti a bere il famoso the caldo. E la voglia matta e disperatissima di Allegri, che capisce di dover cambiare qualcosa, oltre che in campo, nella testa dei giocatori, è la protagonista di inizio ripresa, con il solito Parma che si addormenta dopo aver iniziato benissimo. Balotelli è irriconoscibile e viene sostituito al 51' da Matri, Robinho non c'è e Birsa aiuta poco. E allora ecco che Kakà si alza dalla panchina ed entra al posto di Poli. Ma è il Parma ad avere la palla per chiudere, prima di andare in letargo, con Amauri che si vede parare a terra la sua conclusione da Gabriel, poi con Gargano che si inserisce e calcia al volo su palla di Parolo, ma Zapata gli evita la gioia del gol. Evidentemente Gargano è poco fortunato, eppure si trova al punto giusto nel momento giusto. Delizioso l'assist di Cassano che lo vede a centro area e lo serve, immediato il tiro dell'uruguaiano che si stampa sulla traversa. E puntuale come una rata per il mutuo, arriva la punizione. Capovolgimento di fronte, Matri brucia in diagonale Felipe, al 60' e partita riaperta. Cambiata in pochissimi minuti, e pareggiata da Silvestre, guarda un po', che dopo la traversa di Zapata da angolo la mette in porta e fa 2-2. Incredibile come l’inerzia della gara sia cambiata in favore del Milan, che prende coraggio e sfiora il vantaggio in due occasioni. Con Kakà e con Montolivo, ma se prima è grande Mirante, dopo è impreciso il centrocampista del Milan che illude i tifosi colpendo l'esterno della rete. E quindi vietato distrarsi con le grandi. Allegri ha saputo leggere la partita, ha avuto il coraggio di lasciare fuori un Balotelli nullo, aiutato anche dalla proverbiale dea bendata. Ma non da Kakà, che a 8’ dalla fine si divora il gol del 2-3. E Rosi che al 90' si trova sul destro la palla del 3-2, ma si trova di fronte Gabriel che qualche minuto prima aveva abbattuto Cassano in area senza essere punito in modo giusto. E la beffa di materializza quando Parolo da trenta metri lo trafigge con una bomba di rara potenza che pone fine alla partita.
PARMA
Il centrocampista del Parma, Marco Parolo: 'Quando ho visto che la palla è entrata sono stato felicissimo, dopo tanti tiri ce l'ho fatta. Nella partita più importante due gol e un assist, al Milan è un sogno che si avvera. Nazionale? Ho buttato due briciole, spero vengano raccolte, e intanto continuo a lavorare. Io provo a sfruttare queste occasioni per farmi trovare pronto, e ci spero fino alla fine. I gol li dedico a Bortolazzi (assistente di Donadoni, ndc) che mi aiuta a calciare al termine di ogni allenamento e alla mia famiglia che ha sempre creduto in me'.
MILAN
L'attaccante del Milan, Alessandro Matri: 'Peccato che sia finita in questo modo, dispiace soprattutto per come è arrivata la sconfitta. Avevamo fatto bene nel secondo tempo, siamo cresciuti e abbiamo giocato da squadra. Eravamo sotto di due gol e siamo riusciti a trovare il pari, poi per poco non siamo riusciti a passare in vantaggio, e al 94' la beffa. Da fastidio perdere così. Ora la classifica è brutta, cominciamo a perdere terreno dalle prime e si fa difficile raggiungere chi è davanti. Oggi era troppo importante vincere, ma ormai non dobbiamo pensarci, concentriamoci sulla prossima gara. Ci aspetta un ciclo di ferro, Lazio e Fiorentina sono due grandi, senza contare che è difficile affrontare qualunque squadra. Il mio gol? Sarei stato più felice se avessimo vinto la partita, ora conta la squadra"