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CM STADIO: Parma-Fiorentina 1-0
Cominciare bene l'anno fa morale. Vincere contro la Fiorentina e sperare, pure. La Viola spreca una buona occasione per accorciae la classifica, il Parma invece no. Con le barricate si salva e lotta come deve fare una squadra da ultimo posto. Donadoni spera di salvarsi e spera nel mercato, con la consapevolezza che da lavorare c'è tanto. Un muro per 90', contropiede sciupati e grazie anche a Gomez, inguardabile, arriva la vittoria. Lo sguardo teso di Fabio Giordano fotografa dall'alto la situazione. Accompagnato dal padre, viene quasi sorpreso dal vantaggio del Parma che, con Costa che, al primo intervento, buca Tatarusanu (Neto in panchina per precauzione, visto che Montella era scettico alla vigilia per il mancato rinnovo e il suo stato psicologico). La prima volta che Lodi pennella un buon angolo, Lucarelli ci mette il testone e prolunga per il tap-in vincente di Costa che, reggiano di nascita, esulta sotto la Nord dopo una decina di minuti. Ma nessuno si illude. Altro che partita in discesa: la Fiorentina schiaccia forte sull'acceleratore e, nel giro di una mezz'oretta, si costruisce tre palle gol nitide, un paio con Gomez che prima, imbeccato da Mati, spara a salve su Mirante, poi di testa fa lo stesso. Cuadrado invece gira lento sul secondo palo, con il Parma che, messo alle corde dal palleggio gentile dei montelliani, fatica a uscire e al 34' rischia di subire il pari, a causa di un rigore che forse poteva non starci. De Ceglie in corsa non vede Cuadrado che gli frana addosso, l'ex Juventus forse allunga la mano e il colombiano cade. Damato fischia, Gomez sbaglia e Mirante si esalta. Ma il Parma è in vantaggio quasi per caso. Cuadrado sciupa il pari, ma la partita resta nelle mani della Fiorentina fino all'espulsione di Rodriguez. Donadoni fa le barricate e rischia meno del primo tempo, anche perché la linea di difesa regge l'urto e Costa, per una giornata, fa il Paletta e si dimostra all'altezza della situazione. Passa il tempo e la partita si incattivisce perché la Fiorentina la vuole pareggiare, il Parma vuole portarla a casa e Bidaoui non la chiude a cinque minuti dalla fine con un contropiede gestito male. La voglia di segnare lo tradisce e non serve Cassano solo. Savic si fa cacciare per una gomitata a Cassano, prima era toccato a Rodriguez, e Rispoli, dopo una progressione pazesca, chiude sul primo palo, con Tata presente.
PARMA
Il difensore del Parma, Andrea Costa: "Era da un po' che non segnavo, non è il mio lavoro ma se capita sono felice. La cosa emblematica di oggi è che abbiamo giocato da ultimi in classifica. Questa è la mentalità giusta. Non è un insulto giocare in questo modo, noi siamo ultimi purtroppo e abbiamo vinto contro una squadra che lotta per il terzo posto. Abbiamo una fortuna enorme che è il pubblico, lavoriamo serenamente: in un'altra piazza avremmo subito una dura contestazione. Mirante e Cassani sono giocatori importanti per noi, averli lì ti dà fiducia. Hanno avuto momenti delicati ma noi siamo sempre stati fiduciosi. Mercato? Chi viene deve sapere che c'è da lottare. Ora non sbagliamo più perché non possiamo permettercelo".
FIORENTINA
Il centrocampista della Fiorentina, David Pizarro: "Continuiamo a fare la partita, a creare occasioni, ma non riusciamo mai a concretizzare e a chiudere la gara. Neto? Dispiace, nel calcio però non si impara mai: manca ancora tanto alla fine del campionato ed è arrivato un comunicato del genere. È stato un martedì particolare, non è bello riscaldarsi con gli insulti ad un nostro compagno. Gomez? Il rigore lo ha voluto tirare lui, peccato, voleva sbloccarsi. L'arbitraggio? Rivedremo le espulsioni. Peccato, è un'annata un po' così: creiamo tante occasioni e non riusciamo mai a concretizzarle. Dobbiamo continuare con questo tipo di prestazioni, iniziando a sbloccarci in casa. Dobbiamo rialzare la testa contro il Palermo, che è una squadra in salute".
Il difensore del Parma, Andrea Costa: "Era da un po' che non segnavo, non è il mio lavoro ma se capita sono felice. La cosa emblematica di oggi è che abbiamo giocato da ultimi in classifica. Questa è la mentalità giusta. Non è un insulto giocare in questo modo, noi siamo ultimi purtroppo e abbiamo vinto contro una squadra che lotta per il terzo posto. Abbiamo una fortuna enorme che è il pubblico, lavoriamo serenamente: in un'altra piazza avremmo subito una dura contestazione. Mirante e Cassani sono giocatori importanti per noi, averli lì ti dà fiducia. Hanno avuto momenti delicati ma noi siamo sempre stati fiduciosi. Mercato? Chi viene deve sapere che c'è da lottare. Ora non sbagliamo più perché non possiamo permettercelo".
FIORENTINA
Il centrocampista della Fiorentina, David Pizarro: "Continuiamo a fare la partita, a creare occasioni, ma non riusciamo mai a concretizzare e a chiudere la gara. Neto? Dispiace, nel calcio però non si impara mai: manca ancora tanto alla fine del campionato ed è arrivato un comunicato del genere. È stato un martedì particolare, non è bello riscaldarsi con gli insulti ad un nostro compagno. Gomez? Il rigore lo ha voluto tirare lui, peccato, voleva sbloccarsi. L'arbitraggio? Rivedremo le espulsioni. Peccato, è un'annata un po' così: creiamo tante occasioni e non riusciamo mai a concretizzarle. Dobbiamo continuare con questo tipo di prestazioni, iniziando a sbloccarci in casa. Dobbiamo rialzare la testa contro il Palermo, che è una squadra in salute".