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    CM STADIO: Fiorentina-Cagliari 4-1

    CM STADIO: Fiorentina-Cagliari 4-1

    • Luca Cellini

    La settimana perfetta della Fiorentina, costituita dai successi contro Lazio e Genoa, si conclude con la vittoria contro il Cagliari. Sofferta, per come i gigliati hanno giocato sotto tono il primo tempo, ma costruita su palle inattive, da cui nascono i primi due gol degli uomini di Montella, e con il talento di Jovetic, una rete e un assist. Per i viola quarto posto conquistato, scavalcando la Lazio, fermata a Catania. Si ferma a quattro la striscia di vittorie di Cossu e soci, cui non basta neanche lo scaramantico gesto di Cellino di togliere i coprisedia viola presenti nella zona dove si siede per seguire il match del ‘Franchi’. L'1-0 viola al 14', quando su angolo di Llama, Gonzalo Rodriguez, già in rete due settimane fa a Verona, fa il bis, stavolta di testa, legittimando una superiorità tecnica evidente. E pensare che era stato il Cagliari al 6' ad avere la chance per sbloccare il risultato, con Cossu, che però ciccava la conclusione su cross pericolosissimo da destra di Thiago Ribeiro. I sardi al 30’ hanno però l’occasione migliore per impattare, prima della rete al termine della prima frazione: prima Thiago Ribeiro manca la conclusione all'altezza dischetto, e poi Cossu si vede respingere un po' goffamente da Viviano praticamente un rigore in movimento. Pareggio, strameritato per gli uomini di Pulga, che arriva al 44' quando su tiro di Casalini, seguente a una punizione di Cossu, Roncaglia devia in rete nella propria porta, con il guardalinee che segna un impossibile fuorigioco sardo e Calvarese che giustamente convalida. Jovetic realizza il 2-1 al 50', quando ancora su calcio d'angolo il Cagliari sbaglia le marcature e con Toni e il montenegrino liberi quest'ultimo, capitano di giornata, mette dentro. Quattro minuti dopo e Toni chiude la partita, su un contropiede susseguente ad una grande chance fallita da Cossu, incapace del tap-in giusto dopo un intervento imperfetto di Viviano su conclusione di Pinilla. Cuadrado fa poker in pallonetto all'85'. Domenica prossima per i viola ci sarà il Milan, nelle cui fila gioca quel Riccardo Montolivo, ex gigliato, fischiato dalla 'Curva Fiesole' nel pre-gara, al momento della riproposizione del suo gol di ieri contro il Chievo Verona. 

    FIORENTINA
     
    Il direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè: ’Forse il giorno del mio insediamento a Firenze non credevo che avremmo fatto subito così bene, ma alla fine del mercato che si intravedesse qualcosa di buono posso dire di averlo pensato. Certo, così rapidamente no. Volevamo un'identità a questo punto della stagione, la classifica così no, siamo sinceri. La cosa più bella di questa Fiorentina è la grande coesione delle parti, dalla tifoseria con la squadra: quest'ultima è legata al comparto tecnico e alla società. Oggi siamo stati accompagnati dal nostro pubblico nel secondo tempo. Ora c'è qualcosa in più, non manca niente. Firenze voleva una squadra che giocasse a calcio, e non ci chiedeva risultati immediati. Abbiamo puntato a dare alla gente un'identità. Toni è  un elemento importantissimo nello spogliatoio sotto il profilo tecnico e umano, sa come interpretare le situazioni. Siamo un giusto mix fra giovani e vecchi'.
     
    L'attaccante della Fiorentina, Stevan Jovetic: ’L'infortunio? Sto bene, spero che non sia nulla. Ho sentito un crampo, sono uscito (al 63', ndr) perché sentivo male, domani farò gli accertamenti del caso. A Moena ho visto che arrivavano grandi giocatori, ma non mi aspettavo che si ambientassero così in fretta. Con dieci ed anche più nuovi, non era facile giocare subito così bene. L'importante è vincere e fare bene, senza mettersi fretta. Vedo similitudini con il clima di quando conquistavamo la Champions: giochiamo bene, vinciamo e siamo euforici. L'importante è continuare soprattutto a giocare bene. Ho esultato con rabbia dopo il gol perché erano tre partite che non segnavo, ma la cosa più importante è che abbiamo vinto’. 
     
    CAGLIARI
     
    Il difensore del Cagliari, Davide Astori: ’A posteriori guardiamo le cose positive: nel primo tempo abbiamo fatto una gara di pressione. Purtroppo come contro il Siena abbiamo concesso tanto sulle palle inattive, ed oggi siamo stati puniti. Prendere un gol subito nel secondo tempo ha influito abbastanza sul modo di giocare, pagando il fatto di non rimanere ad essere squadra. Jovetic? Sappiamo tutti che è un grande giocatore, non si può criticare. Ha avuto un periodo in cui non girano al meglio, ma rimane un campione. L'obiettivo del nostro campionato è sempre stato la salvezza, anche dopo le quattro vittorie. Ora dopo questa sconfitta dobbiamo ripartire più cattivi di prima’. 

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