Il Chievo, chiamato al successo, non fallisce l'appuntamento: grazie ai gol di Thereau e Rigoni trova una vittoria importantissima, una vittoria che non arrivava dall'8 dicembre 2013, che vale il quintultimo posto e che dimostra che la squadra c'è. Il Catania, al contrario, non dà seguito alla bella vittoria casalinga contro la Lazio della scorsa settimana e scende in penultima posizione. Gli uomini di Maran, ad onor del vero, fanno la loro partita: aspettano gli avversari e ripartono, non brillano ma nemmeno demeritano. La gara è piuttosto frammentata e vive di fiammate, a dimostrazione di due squadre che sentono molto il peso e l'importanza dell'impegno, la tensione e la conseguente paura di sbagliare. Come previsto Corini cambia modulo, optando per un 4-3-1-2 con Thereau e Paloschi coppia centrale e con Hetemaj a francobollare Lodi. Maran conferma la squadra che ha battuto la Lazio ad eccezione del solo Alvarez, che torna titolare dopo un mese di assenza per infortunio. Nella prima frazione il Chievo parte aggredendo. Al 3' Paloschi, grazie alla finta di Thereau, ha sul piede il pallone che potrebbe valere l'1-0 ma il controllo è difettoso. Il Catania, con il passare dei minuti, prende metri e trova più sicurezza, con un Chievo che, in difesa, appare più volte in troppo affanno. Al 10' Agazzi si oppone con i pugni ad una conclusione dal limite molto forte ma centrale di Izco. Al 21' ancora Agazzi mette in angolo la punizione calciata da Lodi sul primo palo. Due minuti dopo Paloschi spreca un'altra occasione, incrociando un tiro con il destro ma colpendo il pallone in modo non perfetto; pallone che, poi, rimbalza fortunosamente sul polpaccio di Bellusci. Al 33' Guarente va vicinissimo al gol dell'ex: su invito di Thereau, che mette il pallone all'altezza del dischetto del rigore, il centrocampista calcia con poca forza. Bravo anche Andujar, in uscita, a chiudere il più possibile lo specchio della porta. Al 35' Bergessio esplode un destro di grandissima potenza ma centrale, buon riflesso di Agazzi che si oppone con i pugni. Un minuto dopo l'episodio che porta in vantaggio i gialloblù: Alvarez tocca con il braccio una conclusione di Frey, Orsato decreta il calcio di rigore. Thereau dal dischetto non sbaglia, interrompendo così un digiuno che durava da ben due mesi e portandosi a quota 5 gol in questo campionato. Il Catania reagisce immediatamente. Al 41' Keko spara alto sopra la traversa da ottima posizione. Al 43' una conclusione di Lodi non prende il giro giusto ed esce di poco alla destra di Agazzi. Nella ripresa i siciliani partono a spron battuto. Maran sposta Rinaudo in mezzo al campo con Lodi mezzo destro, per liberarlo dalla marcatura di Hetemaj. Al 47' Peruzzi chiama all'intervento un attento Agazzi, che si distende. Al 49' Alvarez si divora la rete dell'1-1 a pochi centimetri dalla porta, depositando il pallone tra i guantoni dell'estremo difensore gialloblù. Ma è il Chievo a chiudere la partita: al 68' Rigoni segna, di testa, un bellissimo gol, depositando il pallone sotto l'incrocio dei pali su una punizione calciata quasi da centrocampo. Il Catania ci prova fino all'ultimo. Dopo un bell'intervento in anticipo di Agazzi, Bergessio al 95' non aggancia ad un metro da porta, tradito da un rimbalzo anomalo del pallone. CHIEVO
Il centrocampista del Chievo, Luca Rigoni: 'Sono contentissimo per il gol e sono davvero felice per la squadra. Quella di oggi è stata una vittoria importantissima, che attendevamo da tanto tempo. Abbiamo avuto la reazione che volevamo e la cosa più importante è che sia arrivata in una partita delicatissima come quella di oggi. Ad inizio gara abbiamo dovuto soffrire ma ci siamo compattati, abbiamo fatto squadra, e i gol sono arrivati. Siamo riusciti a muovere la classifica ed a risalire alcune posizioni, consapevoli che il cammino è ancora lungo e difficile e che ci saranno altri appuntamenti che non potremo sbagliare. A cominciare dall'Atalanta, domenica prossima'. CATANIA
Il difensore del Catania, Nicolas Spolli: 'Abbiamo avuto una buona partenza ma non siamo riusciti a concretizzare le azioni d'attacco che abbiamo creato. Però siamo rimasti pericolosi fino alla fine. L'episodio del calcio di rigore ha cambiato gli equilibri della gara. Nel secondo tempo, ad onor del vero, poteva starci un rigore su Peruzzi non concesso dall'arbitro. L'importante è che ci sia stata una reazione e che ci siamo resi pericolosi per tutta la partita. In questo momento credo che siamo anche un po' sfortunati e che alcuni episodi ci pesino troppo. Per noi la sconfitta di oggi non cambia nulla, soprattutto psicologicamente: sappiamo che la strada è ancora lunga e che dobbiamo continuare a lottare'.