CM SHOW. Agnelli degli Afterhours: 'Tifo Inter grazie a Baggio'
Tra le prove per il nuovo tour europeo - in programma a giugno -, e le prime registrazioni dell'album in cantiere, è un periodo di lavoro piuttosto intenso per gli Afterhours, una delle rock band più conosciute del panorama nazionale. Ma c'è chi tra una pausa e l'altra non rinuncia alle proprie passioni extra-musicali, come il leader della band Manuel Agnelli, sfegatato tifoso dell'Inter. Calciomercato.com lo ha raggiunto in esclusiva.
Manuel Agnelli, vita difficile per un interista che ha quel cognome...
'In effetti tutta la mia famiglia è juventina, e lo ero anch'io da bambino. Poi ad un certo punto della mia vita mi sono disinteressato al calcio per una ventina d'anni, e a riportarmi sulla retta via, un po' per caso, è stato Roberto Baggio, che ho seguito poi per tutte le sue peregrinazioni in giro per l'Italia, ma che ho incrociato proprio quando era all'Inter. E sull'Inter mi sono fermato. Non so bene perché, ma ho sempre avuto la sensazione che quello nerazzurro fosse un club formato da persone speciali. E in effetti Massimo Moratti negli anni è sempre riuscito a tirare su un gruppo unito, dando una connotazione ai miei occhi romantica a questa squadra. Negli ultimi due anni e mezzo, grazie anche al lavoro iniziato da Roberto Mancini, speciali lo siamo stati davvero'.
Ma quest'anno dev'essere stato difficile sfuggire agli sfottò dei tifosi del Milan...
'Bah, non ne ho sofferto molto. Di scudetti ne abbiamo vinti così tanti noi di seguito... Il Milan ha vinto meritatamente, certo, ma di sicuro questa vittoria non può cancellare quanto abbiamo fatto noi lo scorso anno: una stagione difficilmente eguagliabile, non solo dai rossoneri'.
Non ti aspettavi qualcosa di più, dunque, da questa stagione?
'No, sono soddisfatto. Forse potevamo avere più fortuna in alcune occasioni: troppi infortuni, il cambio di allenatore, e poi abbiamo mollato proprio nella settimana in cui si decideva tutto. Ma del resto di fortuna ne abbiamo avuta già tanta la scorsa stagione… Sono ottimista, l'anno prossimo ci sono buoni presupposti per fare bene'.
Riesci ad andare anche al 'Meazza', qualche volta, nonostante i tantissimi impegni artistici?
'Sì, ogni tanto riesco ad andarci. L'ultima partita che ho visto è stata quella vinta contro il Barcellona per 3-1, l'anno scorso. Credo sia stata la partita più bella a cui abbia mai assistito a San Siro. Avremmo potuto vincere anche 5-1, un'Inter così non l'avevo davvero mai vista'.Come il tuo collega Emanuele Audisio dei Linea 77, che intervistammo qualche tempo fa, anche tu ti diletti nello scrivere racconti: nel 2001 hai pubblicato il libro Il meraviglioso tubetto. Lui ci confessò di subire il fascino della figura di Renato Zaccarelli; per quanto ti riguarda, invece, c'è un personaggio che potrebbe ispirarti a livello letterario?
'Sembra banale dirlo, ma sotto questo punto di vista il mio idolo Roberto Baggio è imbattibile. Con la vita che ha avuto, e anche il percorso spirituale che ha intrapreso, è senz'altro la figura che mi affascina di più, sulla quale ci sarebbe tantissimo da scrivere. Se Baggio avesse vinto quei due Mondiali con l'Italia, oggi nell'immaginario collettivo sarebbe alla stregua di Maradona'.Sappiamo che sei un assiduo lettore di Calciomercato.com. Qual è la notizia di mercato, legata all'Inter ovviamente, che vorresti leggere sul nostro sito quest'estate?
'Ufficiale: l'Inter acquista Sanchez. Se tornerà Samuel in difesa, dietro torneremo ad essere solidi, e allora un giocatore giovane, veloce e dai piedi fantastici come Sanchez può farci davvero molto comodo'.