CM a LONDRA Il fattore A salva il Milan
Doveva essere la notte della conferma delle ambizioni del Milan, è stata la notte della paura. Per 45 minuti i rossoneri hanno rivisto i fantasmi di Istanbul e La Coruna, schiacchiati dalla voglia dell'Arsenal di riscrivere un altro capitolo della storia delle grandi rimonte. Nel primo tempo il Milan non la vede mai, inesistente in attacco se non per l'occasione al fotofinish capitata sul destro di El Shaarawy, in perenne apnea in difesa, sfiancato da Walcott e Oxlade-Chambarlain e attaccato frontalmente da Van Persie e Rosicky. Quando il miglior marcatore della Premier League segna su rigore il 3-0, ci sono ancora 47 minuti più recupero da giocare, praticamente un'altra partita.
Si teme il peggio, un'imbarcata, una figuraccia, ma nella ripresa è tutta un'altra partita. Dopo il gol divorato da Van Persie, i cannoni smettono di sparare. Abbiati, meraviglioso sull'olandese in due occasioni e decisivo di piede su Rosicky, si limita a dirigere la difesa, lasciando la scena ad Alberto Aquilani. Con l'ex Roma di nuovo in campo, dopo il lungo infortunio alla caviglia, è tutta un'altra musica. Il Milan diventa equilibrato, tiene più il pallone, crea di più. E proprio dai piedi di Aquilani nasce l'occasione di Nocerino, ipnotizzato da Szczęsny. Finisce 3-0, il Milan va avanti a fatica. Grazie ad Abbiati e Aquilani.