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    Claudio Sala a CM: 'Cerci è pronto per una grande squadra'

    Claudio Sala a CM: 'Cerci è pronto per una grande squadra'

    • Andrea Scappazzoni

    Il ‘Poeta del Gol’ incorona Alessio Cerci. Claudio Sala, ex calciatore del Torino, che nel 1976 ha vinto uno scudetto con la maglia granata addosso, ha parlato in esclusiva per Calciomercato.com: "Cerci è indispensabile per il Toro", è la sentenza dell’ex giocatore.

    Sala, partiamo dal Toro: qual è la sua valutazione su questa squadra?
    "E’ una squadra sicuramente migliore di quella dell’anno scorso. C’è maggiore qualità e un Cerci in più, che fa gol e gioca bene".

    Cosa le piace meno di questo Torino?

    "Quando la palla passa dai piedi di Cerci succede sempre qualcosa, ma quando finisce nei piedi degli altri qualche problema c’è".

    Otto gol segnati e tante buone prestazioni: merito anche del 3-5-2 di Ventura?
    "Sì, anche se alcune reti sono arrivate su rigore: io però resto convinto che possa arrivare in doppia cifra anche senza tiri dagli undici metri. Per il Toro, sicuramente, è indispensabile".

    E’ pronto per fare il salto verso un grande squadra, Cerci?
    "Assolutamente sì, ma lo era già l’anno scorso. Lui però ha scelto di restare in una società come il Toro, con un allenatore che lo stima e lo ha voluto fortemente: è importante questo".

    Le ambizioni che offrono i grandi club, però, non sono le stesse che può assicurare il Toro oggi. Non è certo come ai suoi tempi, non crede?

    "Ma quel Toro, quello dello scudetto del 1976, era figlio di una programmazione iniziata nel 1969: il punto di partenza era stato l’addio di alcuni giocatori importanti, come Fossati e Agroppi, e ogni anno si aggiungeva un tassello al posto giusto".

    Oggi è utopia pensare a questo?
    "Nel calcio di questi giorni penso che lo scudetto possano vincerlo le solite tre o quattro squadre, forti di un potere economico importante. Ai miei tempi e negli anni dello scudetto del Torino avevano vinto il tricolore anche il Cagliari e il Verona, per esempio".

    Un’ultima cosa: alcuni tifosi, nonostante il buon gioco del Toro, si lamentano di Ventura per un carattere e un ‘granatismo’ che non ci sarebbero più. Cosa ne pensa?

    "Non sono completamente d’accordo. Credo che il Toro giochi bene e va preso così com’è. C’è però da dire anche che un tempo tutto partiva dal settore giovanile e chi arrivava qui capiva il significato del Toro: il granatismo non si può inventare".


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