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Scaricato dalla Juve, nuovo re di Roma: l'inarrestabile ascesa di Dybala
UN ANNATA DA 10 - “Con Paulo è un’altra cosa" dichiarava recentemente Mourinho. Parole – che mai come quest’anno – sono supportate da fatti concreti. L’annata di Dybala parla da sé. 13 match in campionato, conditi da un bottino di 7 reti e 5 assist, a cui bisogna sommare i 3 gol realizzati tra Europa League e Coppa Italia. L’argentino ha contribuito in modo tangibile sulla stagione della Roma: ogni 80’, la Joya ha messo il suo zampino ad una rete dei giallorossi che sia segnando o mettendo a referto un passaggio decisivo. Il conto è presto fatto: con Dybala in campo, il club capitolino parte sempre da 1-0. Semplicemente determinante. Il prossimo passo per il classe ‘93 è splendere nel palcoscenico del Maradona, in casa del Napoli. Un incontro che rilancerebbe, senz’ombra di dubbio alcuno, le ambizioni europee della Roma. Una Roma che ha un passo da fare, uno ed uno soltanto. Preparare il rinnovo e blindare il suo campione del Mondo.
OPERAZIONE RINNOVO - E pensare che l’argentino è arrivato a parametro zero dalla Juventus, società che ha deciso di non credere più nel suo talento e di bloccare ogni proposta di rinnovo sin dalla scorsa primavera. Ma un giocatore del calibro della Joya avrebbe sicuramente fatto comodo alla causa bianconera. Adesso, è la Roma a godere delle sue giocate. Le 9 vittorie su 11 partite – nelle quali è partito titolare – sono un altro dato che testimoniano la centralità di Dybala nel progetto Roma. Adesso la proprietà è chiamata a fare uno sforzo verso l’argentino. Il contratto del numero 21 scade nel 2025 ma i Friedkin hanno fretta – e voglia – di prolungare l’attuale accordo. La clausola d’uscita – pari a 12 milioni per l’estero e 20 per l’Italia – spaventa la società giallorossa, pronta a correre ai ripari attraverso un sostanzioso aumento dell’ingaggio. Dai 4.2 milioni percepiti ora, si può passare sino a 6, azzerando la clausola inserita nel contratto la scorsa estate. Un rinnovo strettamente legato alla figura – ed alla presenza – di José Mourinho sulla panchina della Roma. Il club è chiamato a dare un’impronta decisa, in un momento storico in cui il caso Zaniolo sta tenendo banco nei pensieri della società. Un matrimonio destinato ai titoli di coda, una rottura che è ormai diventata insanabile. Ma la Roma non sembra risentirne, complice l’ascesa del suo nuovo condottiero: Paulo Dybala da Laguna Larga.