Berlusconi vende il Milan ai thailandesi per un miliardo? Fininvest smentisce
Con questa nota, diffusa sul sito del Milan, la Fininvest ha smentito nuovamente le indiscrezioni sulla possibile cessione del Milan ad una cordata thailandese: "Premesso che da parte di vari soggetti è stato mostrato interesse per partnership con Fininvest relative al Milan, Fininvest smentisce categoricamente che esistano colloqui di qualche concretezza e tantomeno preaccordi scritti o 'incontri decisivi' in agenda".
09.30 Il quotidiano La Repubblica apre oggi le sue pagine sportive con un'indiscrezione clamorosa sul futuro del Milan: un importante gruppo thailandese, la cui identità non è ancora stata resa nota per motivi di riservatezza, è pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza del club rossonero per 1 miliardo di euro. Nell'articolo a firma Enrico Currò e Luca Pagni, si parla di un preaccordo raggiunto tra i rappresentanti di questa cordata e quelli della famiglia Berlusconi per il rilevamento, almeno iniziale, del 30% del pacchetto azionario della società di via Aldo Rossi per 300 milioni di euro, con una successiva option call che consentirebbe ai nuovi investitori di mettere le mani sul restante 70% nei successivi tre anni.
Secondo quanto si apprende, Silvio Berlusconi resterebbe come presidente del Milan e con la figlia Barbara confermata nel suo ruolo di responsabile della parte commerciale e del marketing, mentre si avanzano dubbi sulla figura di Adriano Galliani, visto che l'eventuale nuovo proprietario, sulla falsariga di quanto è avvenuto nell'Inter di Thohir, ha intenzione di affidare la gestione sportiva ad un management di sua fiducia. Nel miliardo di euro che sarebbe investito nel club rossonero è prevista la copertura del debito con le banche, il ripianamento delle perdite, il rafforzamento della squadra e soprattutto la costruzione del nuovo stadio. Berlusconi, indotto a prendere seriamente in considerazione l'offerta dalla famiglia e dagli uomini di fiducia (la cessione di una parte delle quote di Mediaset per 400 milioni di euro dimostra è un segnale chiaro della volontà di ripianare i conti delle società del suo impero), avrebbe già firmato un preaccordo impegnandosi a non prendere in considerazione nessun'altra proposta, tra cui anche quella del Wanda Group di Wang Jianlin, e non è da escludere che già la prossima settimana si arrivi alla chiusura dell'affare.
09.30 Il quotidiano La Repubblica apre oggi le sue pagine sportive con un'indiscrezione clamorosa sul futuro del Milan: un importante gruppo thailandese, la cui identità non è ancora stata resa nota per motivi di riservatezza, è pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza del club rossonero per 1 miliardo di euro. Nell'articolo a firma Enrico Currò e Luca Pagni, si parla di un preaccordo raggiunto tra i rappresentanti di questa cordata e quelli della famiglia Berlusconi per il rilevamento, almeno iniziale, del 30% del pacchetto azionario della società di via Aldo Rossi per 300 milioni di euro, con una successiva option call che consentirebbe ai nuovi investitori di mettere le mani sul restante 70% nei successivi tre anni.
Secondo quanto si apprende, Silvio Berlusconi resterebbe come presidente del Milan e con la figlia Barbara confermata nel suo ruolo di responsabile della parte commerciale e del marketing, mentre si avanzano dubbi sulla figura di Adriano Galliani, visto che l'eventuale nuovo proprietario, sulla falsariga di quanto è avvenuto nell'Inter di Thohir, ha intenzione di affidare la gestione sportiva ad un management di sua fiducia. Nel miliardo di euro che sarebbe investito nel club rossonero è prevista la copertura del debito con le banche, il ripianamento delle perdite, il rafforzamento della squadra e soprattutto la costruzione del nuovo stadio. Berlusconi, indotto a prendere seriamente in considerazione l'offerta dalla famiglia e dagli uomini di fiducia (la cessione di una parte delle quote di Mediaset per 400 milioni di euro dimostra è un segnale chiaro della volontà di ripianare i conti delle società del suo impero), avrebbe già firmato un preaccordo impegnandosi a non prendere in considerazione nessun'altra proposta, tra cui anche quella del Wanda Group di Wang Jianlin, e non è da escludere che già la prossima settimana si arrivi alla chiusura dell'affare.
