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City-Tottenham show: 4-3, Guardiola fuori con il Var al 93'. E che rimpianto per la Juve...
CHE EMOZIONI - I primi 20' esemplificano l’andamento schizofrenico del match: la sblocca subito Sterling, poi in 3 minuti Son, mattatore anche all’andata, con due siluri supera Ederson e spedisce il City all’inferno. Neanche 60 secondi e Bernardo Silva trafigge Lloris: 2-2 dopo 11 minuti. Mai accaduto prima a questi livelli. L’ondata azzurra continua a deflagrare, con un impeto che travolge tutto. Poco dopo arriva il 3-2: De Bruyne semina il panico nella retroguardia degli Spurs e con una rasoiata serve Sterling, che appoggia in rete il 3-2. Al 21’ sono già 5 i gol segnati dalle due squadre. Al 59’ ancora De Bruyne protagonista: slalom speciale, pallone incollata al piede, Wanyama superato di slancio e assist al bacio per Aguero, che con un bolide sotto la traversa non lascia scampo a Lloris. Le emozioni non sono finite: il gol di Llorente del 4-3 è convalidato dall’arbitro Cakir col brivido del Var (l'italiano Irrati): il centravanti ex Juve stacca sugli sviluppi di un corner e tocca il pallone con avambraccio e anca, dopo attimi di tensione l’arbitro convalida la rete. Spurs di nuovo avanti, City a testa bassa.
FINALE THRILLER - Non è ancora finita. Minuto 93’, pochi secondi alla fine: Eriksen con un folle passaggio all’indietro consegna il pallone ad Aguero che mette a sedere con una finta due difensori e serve a Sterling, bravo a spiazzare Lloris. 5-3, l’Etihad si infiamma, Guardiola corre come indemoniato, ebbro di gioia. Ma, tutti fermi: il passaggio di Eriksen è stato deviato da Gundogan, il Kun è così in fuorigioco. Gol annullato, partita finita. Tottenham in semifinale, City eliminato.
JUVE, QUANTI RIMPIANTI - Il Tottenham estromette così il Manchester City di Guardiola, la squadra che, fino ad oggi, era ancora in corsa per vincere tutte e 4 le competizioni disputate. La semifinale la giocheranno gli Spurs e l’Ajax, che ieri ha fatto fuori la Juve. Inutile negarlo, i rimpianti per i bianconeri dopo stasera diventano enormi. Qualora avessero superato gli olandesi, come da pronostico, avrebbero affrontato in semifinale un Tottenham già di suo meno pericoloso del City, e perdipiù privo della stella Kane, del mattatore Son (squalificato per la prossima partita) e, con ogni probabilità, di Sissoko, uscito per infortunio. La tanto agognata finale, e chissà forse l’ancor più bramata coppa, sarebbero state senza dubbio molto più vicine. Ultima considerazione per l’Inter: il quadro delle semifinali vede ancora in gioco sia Barcellona che Tottenham, qualificate nel girone dei nerazzurri. L’eliminazione della banda Spalletti assume contorni meno duri rispetto a qualche mese fa.