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'Ci rifiutava Di Natale!', l'abbraccio e... Brignoli: il CR7 day di Marotta in hotel
BRIGNOLI E LA TENSIONE - "Siamo fiduciosi, ci siamo quasi...", fuori dai microfoni sorridono e fanno trapelare la fibrillazione del colpo del secolo. Intanto camminano senza sosta, prima nei saloni poi nel giardinetto, sembra un film che se avesse un titolo sarebbe countdown. Perché è un conto alla rovescia per davvero. "Manca l'ultimo documento del Real Madrid", il segnale è chiaro. Tutto questo nel primo pomeriggio, quando Marotta e Paratici nei tanti appuntamenti quotidiani si ritrovano assediati da altre società: il Palermo arriva con Zamparini e Foschi per chiedere il portiere Brignoli (proprio lui, l'uomo del gol al Milan), poi si presenta Carnevali del Sassuolo per avere il difensore Magnani, a casa Juve c'è la fila. Ma i dirigenti bianconeri ridono per nascondere la tensione: non riescono a stargli dietro, non oggi, non adesso. "Stiamo aspettando la mail del Real...", se ne riparlerà con calma, amici come prima.
MAIL, ABBRACCI E SELFIE - Perché dopo le 17 quella mail arriva. Il momento è umano prima ancora che professionale, è il capolavoro del totem del calcio italiano Beppe Marotta e del giovane fuoriclasse al suo fianco Fabio Paratici che realizzano un sogno prima ancora che del dg e del ds della Juventus che chiudono un acquisto. Sono emozionati, scatta un abbraccio spontaneo, l'avviso all'ufficio stampa: via libera ai comunicati, adesso è fatta per davvero. Marotta e Paratici usciranno sorridenti da Palazzo Parigi soltanto dopo l'ufficialità comunicata dal Real Madrid, sono ormai le 19, l'orologio non è mai corso in vita loro quanto in questo folle pomeriggio, filo diretto col presidente Agnelli in Grecia e poi di ritorno a Pisa. "Siamo felici, nient'altro da aggiungere", confessano. Una passeggiata per scaricare la tensione e via, l'assalto per i primi selfie coi tifosi bianconeri che arrivano in zona, l'impossibile è diventato realtà. Quel divanetto di Palazzo Parigi rimarrà indimenticabile per entrambi, Marotta e Paratici, deus ex machina di un'operazione incredibile: Cristiano Ronaldo è della Juve. Brignoli e Magnani, con tutto il rispetto, con calma.