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  • Chirico: 'Juve incompleta, ma senza gioco per colpa di Allegri. Se continua così è da esonero'

    Chirico: 'Juve incompleta, ma senza gioco per colpa di Allegri. Se continua così è da esonero'

    Era già scritto: senza Di Maria, unico in grado di accendere la squadra, senza Bonucci, il solo capace di impostare l’azione dal basso in assenza di un vero regista, e purtroppo ancora senza Pogba (e Chiesa) difficilmente la Juventus avrebbe vinto a Genova. Lo supponevamo, e così è stato. Non si tratta di essere pessimisti, semplicemente di dotarsi di sano realismo.

    Poi la Sampdoria avrà anche fatto una buona prestazione, e addirittura sfiorato di cambiare il corso della gara dopo appena 6 minuti se Perin & traversa non avessero detto no a Leris, ma Madama avrebbe dovuto uscire lo stesso da Marassi coi tre punti, anziché accontentarsi del pari. Perché questo dicono le statistiche: quando in 94 minuti ci provi solo tre volte a centrare la porta avversaria, significa che non volevi vincere, o non avevi mezzi, capacità e idee per farlo.

    Proprio come accadeva soltanto due mesi e mezzo fa, in un’altra stagione. La rosa è circa la stessa, e l’allenatore pure. La prima, nonostante gli arrivi di Di Maria, Pogba, Kostic e Bremer, risulta ancora incompleta, e se ti vengono a mancare i primi due di certo la situazione non migliora. Del secondo si conosce a memoria la filosofia di gioco, ma quando non vai oltre il corto muso e provi a vincere la partita cercando di imbambolare l’avversario solo col giro palla, tirando in porta tre volte e basta, devi davvero avere un gran fondoschiena per credere di riuscire a vincere. Tanto più se il pragmatismo non è supportato da giocatori in grado di cambiare il corso di una partita con una loro giocata.

    Quei pochi di cui Allegri dispone sono ora tutti in infermeria. Poi, quando torneranno e magari faranno la differenza, si dirà “ecco, hai visto?” però, al momento, con la mediocrità a disposizione si fa poca legna. Soprattutto, si iniziano a perdere punti per strada, quelli che al conteggio finale risulteranno poi determinanti.

    Anche il Milan campione ha pareggiato la seconda di campionato, però a Bergamo, dov’era difficile vincere anche quando la Juve aveva Ronaldo, quindi il pareggio centrato dai rossoneri può considerarsi comunque un buon risultato, mentre non si può dire lo stesso per quello preso dai bianconeri contro gli uomini di Giampaolo. Perché, con tutto il rispetto, la Sampdoria è più debole dell’Atalanta, e proprio per questo anche una Juve priva di alcuni big avrebbe dovuto lo stesso vincere. Accontentarsi, come ha fatto Allegri, di non aver preso gol per la seconda partita di fila, è troppo poco. Diciamolo, non è da Juve.

    Le facce di sale in tribuna del trio Arrivabene-Nedved- Agnelli la dicevano lunga. Pure loro si aspettavano di vedere in campo qualcosa di diverso, se non calcio-champagne almeno una Madama gasata. Invece, solita noia.

    Detto tutto che l’unica manovra offensiva “frizzante” è stata quella che ha portato alla rete annullata a Rabiot, per il resto solo estemporaneità: una ripartenza di Cuadrado col pallone tirato addosso ad Audero anziché servito allo smarcato (per una volta) Vlahovic, un tiro di controbalzo di Kostic deviato dal portiere ex Juve, un altro tiro di poco alto di Rovella. Fine delle trasmissioni.

    A proposito dei giovani: Miretti e Rovella hanno fatto entrambi bene (il primo soprattutto) quando Allegri si è deciso a mandarli in campo, ma sono entrati quando la Samp aveva deciso di abbassarsi perché più stanca, ed hanno quindi trovato un avversario che lasciava più giocare. Questo per dire che se fossero stati inseriti dall’inizio, avrebbero faticato come gli altri. Soprattutto quando, al posto della verticalità, si opta per una noiosa e improduttiva circolarità della palla che non porta da nessuna parte.

    Siamo solo alla 2° di Serie A, e rispetto al campionato scorso la Juve ha 4 punti in classifica anziché 1, però certi spettacoli non sono ammissibili. Ci vogliono Di Maria e Pogba, e serve un’idea di gioco (glielo ha ripetuto ad Allegri pure il suo caro amico Galeone) altrimenti sarà dura anche entrare in Champions. Sempre se la Uefa non escluderà del tutto la Juve dalla prossima edizione, come ipotizzato dal Times. Ma questo non salverà lo stesso Max da un esonero in caso di replica dell’ultima stagione.

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