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  • Chirico: 'Non si vive di solo Iuliano-Ronaldo, ma gli interisti ci campano da 25 anni'

    Chirico: 'Non si vive di solo Iuliano-Ronaldo, ma gli interisti ci campano da 25 anni'

    • Marcello Chirico
    Non si vive di solo Iuliano/Ronaldo. O almeno, su quello ci campa da 25 anni la tifoseria interista utilizzandolo come icona di tutte le “ruberie” juventine, la più clamorosa di tutte (secondo loro). Ma quanti altri episodi simili si potrebbero tirare fuori al contrario e sui quali, casualmente, tifosi & Massimo Moratti – tornato a parlare nella settimana che precede il Derby d’Italia – hanno smarrito la memoria? 
    Restando proprio agli anni calciopolari, quelli in cui secondo l’ex patron nerazzurro “partecipavamo al campionato, si può dire, per niente ed era una sensazione opprimente” potremmo citare - per esempio - la finale di Supercoppa del 2005, vinta proprio dall’Inter. Sullo 0-0 venne annullato alla Juventus un gol validissimo di Trezeguet per un fuorigioco inesistente, ma non esistendo ancora il VAR le moviole lo individuarono solo a fine partita, quando la coppa era già sul pullman che riportava a casa i nerazzurri. 
    Qualche stagione prima, ma sempre “in quel periodo terribile in cui ne uscimmo umiliati” (era il 2002), nel concitato finale di un Inter–Juve, con i bianconeri in vantaggio, la squadra di Moratti riagguantò il pari al 95°, con Buffon travolto nella propria area piccola prima da Vieri, poi da Materazzi e infine da Toldo, che mise la palla in rete. Arbitrava Collina (il preferito dai nerazzurri, ricordiamo l’intercettazione del “metti Collina” nella quale Facchetti chiedeva di manipolare il sorteggio arbitrale, ndr.) ma quella volta il “fallo di confusione”, specialità della ditta, o più semplicemente il “fallo sul portiere” previsto dal regolamento, non vennero contemplati. “Veniva tutto deciso con regole di cui eravamo all’oscuro” (cit. Moratti). Le regole, appunto...
    Travolgere e affossare gli juventini in piena area di rigore è stata pratica consentita per anni a San Siro durante i Derby d’Italia: proprio in quel ’98 pluricitato dalla vulgata nerazzurra, nel confronto diretto dell’andata (vinto dall’Inter), con la gara ancora in parità, Inzaghi venne letteralmente seppellito da West all’altezza del dischetto e l’arbitro Braschi non ebbe nulla da eccepire. Per la serie “regole oscure”.
    Andiamo su episodi più recenti: 30 aprile 2022.


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