Chirico: 'Juve, no alla Superlega o niente Champions per anni, l'inaccettabile ricatto di Ceferin. Ma rischia anche lui'
Marcello Chirico
La diatriba tra Juventus e UEFA sembra sempre più simile ad uno di quei film di Coppola e Scorsese, dove c’è uno più cattivo degli altri che ricatta o minaccia qualcun altro, e lo fa spesso per interposta persona. Il presidente Ceferin non rilascia dichiarazioni su quali siano le sue reali intenzioni nei confronti della Juve, fa filtrare messaggi attraverso propri fedelissimi oppure usa gli organi di stampa. E il nodo del contendere è sempre lo stesso: la SuperLega. C’è pure in ballo l’accordo sul settlement agreement, probabilmente concordato su dichiarazioni contabili false, ma viene dopo e – forse – se ne può ancora discutere, soprattutto se con la FIGC si chiude la vicenda Prisma con un patteggiamento. Ma ciò che più preme all’avvocato sloveno è che la Juve abbandoni il progetto della coppa alternativa alla Champions, e lo faccia il prima possibile. Spesso Evelina Christillin, membro del board di Nyon, ha fatto intendere cosa potrebbe capitare alla Juve se non dovesse abiurare in via definita alla SL (“e passi in avanti in questo senso non ne sono stati fatti” ha precisato): squadra fuori dalle Coppe. “Scenario possibile” ha confermato più volte l’Evelina. Per quante stagioni non lo si è ancora capito - un paio, ma anche 4 o 5 -, dipende dalla disponibilità della Juventus a piegarsi alle richieste di Ceferin. Una sorta di ricatto. Finora quel passo indietro la Juve non lo ha voluto fare... CONTINUA A LEGGERE SU ILBIANCONERO.COM