Chirico: 'Inutile presentarsi al Coni, hanno già deciso come nel 2006! Avvisati i legali della Juve'
Marcello Chirico
Nel 2006 era “lo stravolgimento del concetto decoubertiano”, stavolta è “il tema della lealtà”. Se non è zuppa, è pan bagnato. A non cambiare non è nemmeno l’estensore di questi princìpi d’accusa, ovvero il giudice Piero Sandulli. Colui che 17 anni fa, da presidente della CAF, giudicò e condannò la Juventus nel processo di Calciopoli, e che oggi – in qualità di vice presidente della II sezione del Collegio di Garanzia del Coni – si è già espresso in anticipo su un giudizio che a breve la I Sezione del medesimo collegio, presieduto da Gabriella Sandulli, dovrà formulare sul ricorso juventino riguardo al caso plusvalenze, e a quei 15 punti di penalizzazione in classifica inflitti in campionato alla squadra di Allegri. Da come ha parlato Sandulli (“a titolo personale”, come specificato poi da un comunicato CONI) spazi di manovra, per annullare o rispedire la sentenza alla Corte d’Appello Federale, ce ne sarebbero davvero pochi per gli avvocati della Juventus, seppure – ha tenuto a sottolineare Sandulli – siano “ottimi difensori e sapranno difendere al meglio la posizione della società”. Un buffettino dato in mezzo ad una serie di accuse pronunciate a voce alta e che non lascerebbero scampo.