Chirico: 'Corona in Rai è stato una delusione. Accusa Fagioli ma dove sono le prove che inguaiano la Juve?'
Tanto per incominciare, di nomi nuovi Corona ne ha tirato fuori per caso uno solo – quello di El Shaarawy – buttato in mezzo al discorso su Zelewski , e nemmeno la Di Gerolamo pare lo abbia colto, infatti non ha approfondito. Per il resto: un’invettiva contro il CT Spalletti, schizzi di fango su Buffon e il suo passato da scommettitore, un’apologia di se stesso (“non sono giornalista ma so fare questo mestiere meglio di loro”) e, ovviamente, di tutto e di più sul povero Fagioli, che intanto la sua bella (e giusta) squalifica se l’è presa: tornerà a giocare a maggio 2024. Grazie all’autodenuncia, non gli è andata neanche così male, secondo il Codice Corona avrebbero dovuto appioppargli infatti almeno tre anni.
Per gran parte della trasmissione non si è fatto che parlare solo del centrocampista juventino, facendo ascoltare interviste di delatori sconosciuti (un sedicente ex giocatore della Cremonese incappucciato, un ragazzo incontrato per caso da Corona in palestra che si è spacciato per compagno di scuola del giocatore) e raccontando particolari inediti. Tipo: quelli con cui Fagioli aveva dei debiti sono venuti ad aspettarlo fuori dal ritiro di Vinovo (dove la Juventus non si allena più da 5 anni). Prove? “Le ho” ha assicurato lui, e la Di Gerolamo gli ha creduto sulla parola.
Quindi – sostiene sempre Corona – è impossibile che alla Juventus non fossero a conoscenza dei problemi del ragazzo. Un chiodo su cui batte fin dall’inizio di questa storia per coinvolgere il club (“ la gente pensa perché sono interista e odio la Juve”), insistendo su tempistiche confutabili, come la mancata partecipazione del ragazzo alla tourné negli Stati Uniti della scorsa estate: Corona parla di agosto, ma la squadra partì da Caselle il 21 luglio. Sostiene che non lo abbiano convocato perché erano venuti a conoscenza dell’inchiesta e volevano nasconderlo, e nel frattempo capire cosa fare.
Dopodiché, al ritorno dagli Usa, hanno avvisato la procura sportiva. “Ma sapevano già tutto” sostiene Corona. Accusando così la Juventus di raccontare il falso. Le prove? “Le ho” ha riconfermato Corona, ma sarebbe opportuno le mostrasse, altrimenti entreremmo nell’ambito della calunnia. Tanto quanto lo sono al momento i racconti dell’ignoto compagno di liceo di Fagioli, o dell’ anonimo ex compagno alla Cremonese intervistato di spalle e con la voce contraffatta. Potrebbero essere chiunque e prestarsi al gioco, che ne sappiamo? Garantisce Corona, ma noi non siamo la Di Gerolamo e non ci fidiamo.
Una cosa però è sicura: da questa sua prima e inutile ospitata in Rai (“mi hanno censurato” dice) ne sono usciti “sputtanati” prevalentemente Fagioli e la Juventus. Vedremo se martedì prossimo, al secondo passaggio dell’aruspice sulla tv di Stato, finirà nel tritacarne qualcun altro e non sempre gli stessi. Anzi, per avere qualche nome in più basterà guardare “Striscia la Notizia” alla quale Corona ne ha appioppati un altro paio, ed uno è stato quello di Gatti. Tanto per cambiare, della stessa squadra di Fagioli. Sempre quella. Avanti popolo!