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Chievomania: un'impresa da leoni da cui ripartire
La partita contro la Lazio era assolutamente da bollino nero, non solo a causa della grande forza della squadra romana, ma anche per le numerose assenze che hanno falciato soprattutto il reparto avanzato. Se da una parte Maran ha dovuto reinventarsi un attacco praticamente inedito, con Inglese e Birsa coppie offensive, date le assenze di Pellissier e Castro per infortunio e di Meggiorini per squalifica, dall'altra il protagonista assoluto della gara, oltre che l'autore del gol, è stato l'estremo difensore clivense: Stefano Sorrentino. Lui è il simbolo di questa squadra, di questa voglia di lottare che non tramonta mai; un giocatore di 37 anni che gioca ancora con la forza di un ragazzino e che sa fare i miracoli quando è chiamato all'impossibile. Anche contro la Lazio il portierone gialloblù si è superato ed è stato il primo a tenere a galla il risultato, fino a quando il suo compagno Inglese, ha trovato la giusta freddezza e cinicità per realizzare la rete della vittoria.
Proprio la mancanza di quest'ultimo aspetto era stata soggetto di critica in questo ultimo periodo, in quanto il Chievo non riusciva a concretizzare una mole di gioco pesante, senza trovare l'affondo giusto per portarsi a casa un risultato positivo. Che cosa fare ora quindi? Sicuramente non farsi prendere troppo dagli entusiasmi, seppur leciti, perchè questo risultato deve essere solo il punto da cui ripartire. C'è bisogno di molto lavoro e mister Maran lo sa soprattutto per recuperare le pedine mancanti e dare continuità a ciò che di buono si è visto. Il tifoso gialloblù sà che può contare su un gruppo che non molla mai, come un vecchio leone che sa ancora ruggire, forte della sua esperienza e della sua caparbietà ed è proprio questo che si ama di questo Chievo: l'essere sempre vivi, anche quando nessuno se lo aspetta, perchè queste sono le vittorie più belle, che ti rendono orgoglioso di questi caldi e forti colori!