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Chievomania: 'Manuzzi' rischioso, la classifica non si guarda
Invece, col passare del tempo, anche certe situazioni che parevano largamente definite nella parte bassa della classifica si sono ribaltate e si sono rimesse sullo stesso livello. A farne le spese anche la (quasi) scudettata Juventus, inciampata nella tana dello speranzoso Parma (anche se con un piede e mezzo in B) e vittima di questo gioco ingannevole.
Ecco perché non devono trarre in inganno i dieci punti di distacco del Cesena sul Chievo Verona. Per chi avesse solo decifrato qualche segnale propiziativo anche dal sabato pomeriggio anomalo, sponda Tardini, può adottarsi di qualsiasi tipo di amuleto o di rito contro la sfortuna. Sono già costati parecchi punti alcuni cali di concentrazione in fasi di campionato apparentemente tranquille per il Chievo, come ad Empoli qualche settimana fa o come a Sassuolo, per rimanere sul pezzo, solo sette giorni fa.
In più ci sono i precedenti delle due squadre a non far sorridere i gialloblù di Maran: mai vittoriosi al Manuzzi e mai a punti al Manuzzi in Serie A contro il Cesena. Anche se lo stesso Di Carlo, ex tanto amato dai colori gialloblù, non ha mai vinto contro il Chievo. Statistiche che sicuramente devono solo essere lette come una avvertenza significativa per i gialloblù.
Insomma, Cesena vuol dire verifica. Una verifica dal sapore di conferme sia di performance e sia di tenuta complessiva della squadra. Un fortino in classifica da proteggere in vista di un ultimo filotto lungo altre otto giornate che prevede: Udinese, Cagliari, Verona e Atalanta in casa (ci si gioca almeno 6 punti) e le complicate trasferte di Roma, sponda Lazio, Milano, sponda Inter, Torino contro i granata e Firenze.
Bella lotta e trasferte che valgono come macigni, macigni da non sottovalutare ora. Proprio adesso che cominciava il bello...