Chievomania:| Sartori, patto col diavolo
Diavolo d'un Sartori! Dentro all'esclamazione ci sta il senso delle cose. Della cosa. Grande cosa, a detta di molti. L'arrivo di Alberto Paloschi al Chievo esalta una volta di più le capacità manageriali di Giovanni Sartori. Il golden boy del Milan cercava lidi sicuri dopo aver navigato con il mare in tempesta. Verona prevede bonaccia. Tavola piatta sulla quale pattinare con il destino. Dopo Cruzado, allora, ecco Paloschi.
Sia inteso: il Milan non regala, semmai investe. E dopo Parma e Genoa, per il 'predestinato' scelto da Carletto Ancelotti fuori dal mazzo dei campioni serviva qualcosa di buono. Sartori ha capito che Chievo poteva essere approdo sicuro per Alberto. E ha fiutato l'affare. Del resto, se un ragazzo impiega diciotto secondi per realizzare il primo gol in A nel giorno del suo debutto, qualcosa di magico lo deve pur avere.
E poi c'e sempre quella storia bella. Già vissuta in passato da altri personaggi in cerca d'autore. Chievo è piazza perfetta per chi è alla ricerca di rilancio. O di rinascite. Un po' come Paloschi. Talento acerbo, campione da scoprire. Senza troppi riflettori addosso. Come amano fare a casa Campedelli.