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Chievomania: poco ritmo e squadra spenta, urge cambio di marcia. Stepinski poi è troppo solo!
Troppo, troppo poco per un Chievo di cui si erano elogiate le gesta e il mordente all'Olimpico, e dal quale si aspettava una netta riconferma ma che, al contrario, ha creato troppe poche occasioni, per la maggior parte individuali, senza una vera trama di gioco. Il ritmo soprattutto è la cosa che in questo momento manca di più alla squadra, che è parsa fin da subito lenta e prevedibile, con gli esterni che faticavano ad avanzare, un centrocampo in cui Birsa sembra il lontano parente di quello ammirato negli anni scorsi, ed un attacco in cui l'assenza di Inglese sta cominciando a farsi sentire. Certo, l'attenuante di Stepinski è sicuramente il malomodo con cui è stato servito dai compagni, visto che comunque la voglia di lottare e cercare la porta l'ha ampliamente dimostrata.
Il Chievo però ha bisogno di ritrovare un ritmo di gioco e una condizione fisica migliore, perché questa poi inficia molto sul gioco. Certo, è ancora presto per dare colpe (si sta parlando di D'Anna ora), però è di estrema urgenza un cambio di rotta che parti anche dalla panchina. Stepinski per esempio non ha la capacità di attirare a se i difensori e tenere palla come faceva Inglese e spesso si ritrova troppo solo in attacco, visto che Giaccherini parte sempre largo. Potrebbe essere utile affiancargli uno come Lèris che ieri da seconda punta qual'è non ha per niente sfigurato.
Questo era un esempio tra molti sull'aspetto tattico, anche se per ora meglio lasciar lavorare l'allenatore come detto in precedenza. Il turno infrasettimanale contro il Genoa sarà fondamentale per capire cosa questo Chievo riesca davvero a fare e cosa no. I giudizi quindi attendono, come tutti i tifosi gialloblù, in una pronta ripresa e decollo di tutta la squadra.