Chievomania: Paloschi, lungo digiuno
Un lungo digiuno. Tra salvezza, esplosione di Thereau, pure un infortunio, se ne sono accorti in pochi. Alberto Paloschi ha smesso di segnare il 26 gennaio 2013. Una rete pesantissima. Messa a segno all’Olimpico contro la Lazio. Poi Palo è andato sulla bandierina più vicina ed ha portato la mano sopra la fronte, mimando il gesto di chi scruta l’orizzonte.
Lì Alberto ha perso il feeling con il gol. Fino alla gara con il Napoli l’attaccante bresciano non è riuscito a vedere la porta. Un digiuno lungo sette mesi (estate inclusa). Paloschi è una delle promesse del calcio italiano. Ma ora deve dimostrarlo. L’anno scorso ha vissuto un paio di mesi di gloria. Una tripletta al Genoa, gol a raffica. Ma è durata poco.
Il Chievo ha investito molto su di lui. Il Milan lo tiene sotto controllo. Capita a tutti di fare cilecca. Pure al suo amico El Shaarawy che, a sua volta, aveva smarrito la strada del gol. Quest’anno, però, Alberto dispone di una grande chance. Il Chievo si fida. Sannino sembra intenzionato a dargli fiducia. Dovranno arrivare gol, fatti. Per riprendersi in mano il futuro.