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Chievomania: molta amarezza, ma c'è tanta voglia di riscatto.
Innanzitutto bene la reazione generale della squadra, che ha dimostrato una prestazione sicuramente di gran lunga migliore a quella precedente. Si è rivisto un Chievo combattivo e voglioso, soprattutto nel reparto difensivo. Izco non si è fatto sorprendere da Olivera e ha saputo arginarlo in più occasioni mentre Spolli, migliore tra i suoi compagni di reparto, ha praticamente annullato il suo diretto avversario Kalinic, non cosa da poco, e ha dimostrato lucidità e determinatezza degne della sua qualità. Bene anche Castro, che a centrocampo ha fatto sentire la sua presenza in ogni zona e quando è stato chiamato in attacco, ha saputo spaventare i viola soprattutto grazie ai suoi colpi di testa. Una bella sorpresa anche l'uscita del ragazzo tutto di marca clivense Bastien, che dopo un inizio altalenante, ha saputo chiudere bene su Chiesa, per poi far vedere tutte le sue doti nelle ripartenze: un giocatore che se continuerà il suo percorso di crescita potrà riservare molte altre sorprese.
Ciò che è mancato in questa partita sono stati forse alcuni degli uomini di più esperienza, dai quali ci si aspettava sicuramente di più. Radovanovic tra tutti ha perso quasi la testa facendosi espellere per doppia ammunizione, cosa che ha complicato non poco la gara. Gobbi invece, seppur non giocando a bassi ritmi, è reo di aver causato il rigore della vittoria nei minuti finali; certo, un penalty dal dischetto molto dubbio, però ci si aspettava da uno come lui più attenzione nel non cadere nel tranello, visto che era ciò che la Fiorentina stava cercando.
Questo Chievo comunque ha dimostrato ciò che i suoi tifosi si aspettavano e anche se l'amarezza resta tanta, bisogna continuare verso questa strada e riconfermarsi assolutamente contro l'Inter, cosa di certo non facile. I ragazzi hanno fatto vedere in più occasioni però che quando c'è da lottare, lo sanno fare al meglio e quindi bisogna sicuramente dare la piena fiducia e il pieno supporto a questo gruppo, cercando di iniziare un girone di ritorno proprio come si è iniziato quello di andata: "meravigliosamente".