Missione compiuta. Stefano Pioli ha portato il Chievo alla salvezza. E la prossima stagione la società di Luca Campedelli disputerà il suo decimo campionato in serie A. Un traguardo davvero importante che certifica ancora una volta la bontà delle scelte effettuate anche quest'anno dalla società veronese. Ora, l'interesse passa sulla questione tecnica. Pioli ha portato a termine il suo lavoro con successo. Ma la società di via Galvani, prima di pronunciarsi sul futuro dell'allenatore emiliano, prenderà la solita pausa di riflessione.

Sartori e Campedelli erano stati molto chiari nel dire che una risposta sulla scelta dell'allenatore del Chievo per la stagione 2011-2012 sarebbe stata data a salvezza raggiunta. Il conto alla rovescia è iniziato. Ma i tempi potrebbero essere anche più lunghi del previsto. L'anno scorso, infatti, Di Carlo ottenne la salvezza con tre turni di anticipo, ma per arrivare al momento della verità, culminato poi con il divorzio tra le parti, si dovette aspettare la fine della stagione. Probabile vada così anche quest'anno. E il prolungarsi dell'attesa darà spazio a mille ipotesi e speculazioni del caso.

Da una parte c'è una platea di critici favorevoli alla riconferma di Pioli. Il tecnico si è salvato, non ha fallito l'obiettivo, ed ha proposto a tratti anche un buon calcio. I detrattori parlano, invece, di campionato troppo ondivago, costellato di alti e bassi e di partite a basso contenuto adrenalinico e spettacolare. La società da che parte sta? Inizia l'attesa. E intanto si parla già dei possibili sostituti. Maran del Vicenza, Malesani destinato a lasciare Bologna e Bisoli scaricato troppo presto dal Cagliari. Signori, s'alzi il sipario.