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Chievomania: mese d'ottobre decisivo per Corini
Chissà se Corini nei momenti più critici delle due partite casalinghe contro Parma ed Empoli avrà pensato di svestirsi da quell’ingombrante ruolo di coach per rimettersi la muta numero 5 del Chievo. Magari si sarebbe messo proprio nel fulcro del centrocampo scaligero, più volte messo sotto la lente d’ingrandimento da parte di tutto l’entourage gialloblù. Contro il Milan sarà un’altra battaglia da vendere cara la pelle dopo gli esperimenti di Genova e l’occasione persa domenica scorsa al Bentegodi contro i toscani.
Eppure, facendo un esamine del calendario maligno del Chievo, ci rendiamo conto di come non sia andato proprio tutto storto. Opportunisti con la Juve, addirittura corsari a Napoli, prima di snaturarsi in pochissimi minuti contro il Parma. Forse, attraverso quel punticino in più, Corini sentirebbe meno questo delicato tour de force in cui il Chievo dovrà far uscire le unghie.
Negli anni il Chievo ha più volte reagito nel momento più inaspettato. Anche questa volta a Corini toccherà l’ingrato compito di far tessere velocemente le basi del gioco clivense. Una identità di squadra che velocemente dovrà intensificarsi per iniziare veramente questo campionato. Una stagione partita relativamente al rilento se contiamo i momenti ad intermittenza in cui il Chievo ha messo il turbo. Ma rimangono momenti troppo distanti dalla concretezza.
Vedremo, allora, cosa riserverà questo mese di ottobre. Un mese in cui scopriremo per davvero di che pasta sarà fatto Corini ed il Chievo stesso. Milano chiama il cuore del Chievo, Corini aspetta e spera. Basterà?