Un vero leader? Forse oggi al Chievo manca per davvero. Un giocatore che sappia prendersi sulle spalle la squadra. Nel bene e nel male. Un parafulmine da piazzare sopra le teste di tutti il giorno in cui infurierà la tempesta. Qualcuno dirà: c'è già Pellissier. Capitano, uomo vero e figura emblematica della storia del club gialloblù. Vero anche questo.

Ma oggi l'impressione sembra essere un'altra: Sergio sta combattendo una lotta senza quartiere con il gol e con una situazione che da tempo lo vede spingere per tornare al centro dell'universo Chievo. Ma stavolta la storia sembra essersi fatta complicata. La condizione tarda ad arrivare. E pure i gol, inconfondibile marchio di fabbrica della punta aostana, scarseggiano.

E allora che si fa? Ci si guarda intorno alla caccia di qualcuno che possa prendere per mano la squadra nei giorni dell'inquietudine. Ma chi può tanto? Gli stranieri? Nossignore, troppo presto per prendere persino la causa. E allora i senatori. Uno dei senatori. L'unico, l'ideale però era ed è Pellissier. E allora si torna all'inizio. Alla caccia di un leader che non c'è. O che più semplicemente va ritrovato. In fretta.