Chievomania: il bilancio del mercato
ARRIVI- Viktor Obinna è il ritorno più gradito. Sei anni dopo la sua ultima apparizione, il nigeriano torna a bussare alla porta del Chievo. Può fare la seconda punta. Difficile venga utilizzato come esterno di spinta nel 3-5-2, modulo che manda sulle fasce terzini puri. Michael Agazzi è il vice di Puggioni. Arrivato per creare competizione ma, soprattutto, per dare il cambio al titolare nel caso la borsite con la quale deve convivere Puggioni si faccia sentire più del dovuto. Matteo Rubin, dal Verona, va a completare il ‘doppione’ sulla fascia mancina difensiva. Tiberio Guarente, in prestito dal Siviglia, porta fosforo in mezzo al campo. Michele Canini può dare solidità al reparto difensivo. Leandro Paredes è la grande scommessa del centrocampo. Qui per maturare il giusto. Poi il rientro a Roma. Infine, altro ritorno: Adrian Stoian, interessante jolly d’attacco.
PARTENZE- Se ne vanno gli esterni. Riccardo Improta passa al Padova. Maxwell Acosty viene girato al Carpi. Stessa sorte per Marcelo Estigarribia, finito all’Atalanta. Se ne va anche l’attaccante maliano Mamadou Samassa, trasferito a titolo definitivo al Pescara. Matteo Ardemagni rientra all’Atalanta dal prestito e viene girato al Carpi. Pure Alessio Sestu saluta e riparte dalla Sampdoria, mantenendo la categoria. Manuel Pamic finisce al Siena in prestito.
BILANCIO- Difficile calmierare il mercato del Chievo. Anche perché sono state scelte legate alla rivisitazione del modulo. Partono quelli del 4-4-2. Arrivano quelli del 3-5-2. Obinna è alternativa in attacco. Guarente può mettere qualità in mediana. Tutti gli altri potrebbero essere comprimari di una squadra che non ha ancora trovato la sua vera identità. Il destino è soffrire e lottare.