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    Chievomania: i rinnovi più attesi sono arrivati. Ora il Chievo è davvero più forte?

    Chievomania: i rinnovi più attesi sono arrivati. Ora il Chievo è davvero più forte?

    • Alessandro Righelli
    Quella di ieri è stata una giornata di rinnovi molto importanti, visto che il Chievo ha blindato i suoi pezzi più pregiati, molti dei quali erano anche dati come possibili partenti. Non si può essere più felici nel veder ancora in gialloblù praticamente tutta la spina dorsale della squadra, da Valter Birsa a Lucas Castro, da Ivan Radovanovic a Fabrizio Cacciatore. A meno di eventuali colpi di scena quindi, si può già fare un resoconto della situazione, magari confrontando questa rosa con quella dell'anno scorso e chiedersi se ora il Chievo sia davvero più forte.

    La missione principale dell'estate, come ripetuto più volte, era quella di ringiovanire il più possibile la squadra, e con gli arrivi di giovani promettenti come Gaudino e Kevin Yamga (di ritorno dal prestito all'Arezzo), oltre che di giovani di esperienza come Pucciarelli e Garritano, l'obbiettivo si può dire che è stato centrato in pieno. Alla situazione attuale quindi si può certo dire che questo Chievo si è rinforzato a dovere, soprattutto nella parte centrale e avanzata del campo. Qualcuno potrebbe obbiettare che un innesto giovane importante poteva essere fatto anche in difesa, ma forse mantenere un reparto arretrato di solida esperienza può dare maggiore sicurezza a chi gioca davanti, oltre che allo stesso allenatore. Come dice il detto "le fondamenta devono essere solide" e in questo senso Maran può contare ancora sui suoi uomini di fiducia, affiancandoli dai nuovi freschi profili. E' un Chievo anche più dinamico, visto che ora si può sempre più contare
    su soluzioni tecnicamente molto buone, velocizzando di più la manovra soprattutto in caso di contropiedi da una parte all'altra del campo. Questa caratteristica era già stata provata l'anno scorso ed infatti si poteva già intuire quale fosse la direzione che lo stesso Maran, in collaborazione con il presidente Campedelli, stava pretendo in termini di idee di gioco: non più una squadra di sola forza fisica, ma fatta anche da qualità tecniche e atletiche importanti. Se ciò l'anno scorso era solo in fase embrionale, quest'anno il tutto ha preso vita in modo egregio e anche i tifosi sono più che entusiasti di vedere un cambiamento in questo senso del Chievo. 

    Ciò che farà la differenza rispetto all'anno passato saranno le costruzioni della manovra e il senso tattico di alcuni giocatori, magari con un Birsa ancora più proposito, con le due fasce laterali che daranno ancora più supporto in sovrapposizione offensiva. Sarà altresì fondamentale il possesso del pallone e l'inserimento negli spazi dei giocatori più veloci come Pucciarelli e Garritano, oltre che il solito Inglese, sempre per quanto riguarda la fase d'attacco. In difesa invece, sarà più o meno invariato lo schieramento, e ciò, come detto in precedenza, potrà dare maggiori garanzie a Maran, che cercherà appunto di spostare il baricentro del gioco più avanti. 

    Insomma sarà un anno diverso e si spera divertente, magari con qualche piccolo sogno in più. La scaramanzia comunque ci porta sempre ad essere umili e ad avere come primario obbiettivo la salvezza il prima possibile; se però vogliamo far nostro lo spirito giovanile che sta ricoprendo i gialloblù in questa estate, allora proviamo a sentire qualche brivido in più, pensando un po' più in grande, come quando si è giovani e si ha tutto un futuro da costruire davanti.

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