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Chievomania: i punti di forza e di debolezza dopo la sfida con la Lazio
qui a Verona per dimostrare ai propri tifosi di saper far male. Non è facile rispondere alle domande prima citate perchè è stata una di quelle partite in cui si poteva fare di più in attacco, ma si è rischiato anche grosso in difesa; insomma tutto sembra portare alla conclusione che forse questo pareggio, va bene sia per la classifica che per il morale. La gara c'è da ammetterlo, non aveva entusiasmato granchè nel primo tempo, con il gioco che stagnava a centrocampo ed interrotta da numerosi falli. C'è da dire che la prima grande occasione è stata proprio per i gialloblù, che per poco non trovano il vantaggio grazie ad una bellissima incornata di Cacciatore, che se avesse angolato di più, avrebbe battuto facilmente Marchetti. Per il resto il nulla cosmico, anche se una luce la da Castro, quando più di una volta ringhia sugli avversari e riconquista palloni molto importanti, interrompendo l'azione offensiva laziale.
Il secondo tempo si apre come meglio non poteva: Pellissier (non in giornata, c'è da ammetterlo) manca per poco il pallone su di un cross di Gobbi, divorandosi il gol del vantaggio. A rimediare all'errore, ci penserà un Gamberini in gran forma, che spicca il volo sugli sviluppi di un calcio d'angolo al 56' e trafigge Marchetti facendo impazzire i tifosi. Il rammarico citato prima arriva a questo punto però, visto che la Lazio riesce immediatamente a pareggiare, con un po' di fortuna, grazie alla girata di De Vrij. Da qui in poi è stata una partita più accesa, con azioni pericolose da una parte e dell'altra, durante la quale si sono potuti vedere sia i punti forti di questa squadra, sia quelli deboli, o comunque da rivedere. Il centrocampo sembra essere quello che ha retto meglio, soprattutto grazie alla propria fisicità. Tra tutti Hetemaj, che hadimostrato la propria fisicità fino a diventare l'anima robusta della squadra. Anche Radovanovic ha fatto il suo, filtrando bene il gioco tra la difesa e il centrocampo, e molte volte è riuscito a contrastare le azioni offensive dei biancoazzurri. Quello che oggi è parso più in difficoltà però è stato il reparto d'attacco, che con un Pellissier assolutamente assente e un Meggiorini neutralizzato dai difensori laziali, non è riuscito a creare molto durante tutto l'arco della partita. Maran dovrà quindi lavorare di più sugli schemi offensivi, soprattutto per quelle partite dove l'avversario di lascia lo spazio per creare, senza bisogno delle ripartenze veloci. Un punto da cui ripartire possono essere sicuramente le azioni da palla ferma, visto che in questa partita si è riusciti a creare le palle gol più interessanti. L'anima di questa squadra sta sicuramente nella sua fisicità, ma non c'è da dimenticare che gli uomini tecnici ci sono e, sapendo sfruttare meglio il loro potenziale, si può accompagnare meglio la forza fisica alla fantasia.
Domenica prossima c'è l'Udinese, uno scontro diretto che necessità assolutamente dei tre punti. Il tempo per lavorare c'è tutto e si è fiduciosi sulla bravura di mister Maran. Non sarà una partita facile, ma se questo Chievo riuscirà a giocare con calma e coesione, sicuramente si potrà far davvero male ai friulani.