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  • Chievomania: contro il Napoli la prova del... nove

    Chievomania: contro il Napoli la prova del... nove

    • Federico Vaccari
    Al San Paolo di Napoli il Chievo è chiamato alla prova del nove. E non è soltanto una scommessa da vincere, visto che il calendario del Chievo non ha concesso sconti. Dopo la corazzata Juventus è il turno del convalescente Napoli. Un’altra delicata sfida che arriva dopo quindici giorni di lavoro intensissimo per Corini, senza i nazionali, ma nel quale si sono potuti valutare i rischi e i pericoli di una trasferta da bollino rosso. In più i dubbi di formazione per l’allenatore rimangono sempre quelli. I nuovi non sembrano del tutto pronti al salto di qualità con i gialloblù, più facile comprendere come allora Corini ripartirà contro il Napoli dalla linea dell’affidabilità sicura.

    Cominciando dalla difesa, dove quasi sicuramente rimarrà la stessa della gara contro la Juventus. Fiducia a Cesar e Dainelli. Stop ai box ancora per Gamberini, chiamato a recuperare con tranquillità i novanta minuti sulle gambe. Per il centrocampo la novità più importante dovrebbe essere l’inserimento di Radovanovic al posto di Mangani. Per il francese più che una bocciatura sembra un congedo momentaneo da un ruolo in cui non si è ancora trovato un reale sostituto di Rigoni. Accanto a Radovanovic potrebbe, invece, esserci spazio per Izco o Cofie, anche se per quest’ultimo potrebbe esserci una staffetta nel secondo tempo. Ma le buone impressioni della seconda parte di partita contro la Juventus dovrebbe far dedurre a Corini di non ostentare troppo con fantasiose idee di formazione.

    La prova del nove, infatti, riguarda l’attacco. Ancora fiducia alla prima punta Maxi Lopez, supportato dall’estroso Birsa ma affiancato da uno tra Paloschi e Meggiorini. Out Schelotto, il Chievo ripartirà da qui: da chi dovrà garantire a Corini i gol che varranno la salvezza intera. Maxi Lopez si è speso molto con la Juventus, ma è ancora lontano dalla miglior forma. Paloschi contro la Juventus ha dato maggior vigore in avanti nel secondo tempo e proprio per questo Corini non può escluderlo.

    Se nel mercato la maggior linfa del Chievo si è vista soprattutto dal centrocampo in su, aspettando una collocazione certa dei vari Bellomo, Paloschi, Meggiorini, Botta e Schelotto, ora il Chievo si affida ai propri “9” per fare il salto di qualità decisivo. Corini si affida soprattutto a Maxi: a lui il compito di ripagare la fiducia della società attraverso i suoi gol. Solo così potrà iniziare la vera stagione del Chievo.

    Sperando che i tempi siano maturi, il Chievo va a tutto “nueve” e contro il Napoli (l'anno scorso finì inaspettatamente 1-1) proverà a dimostrarlo. Basterà?
     

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