Vittoria a Parma di fondamentale importanza per la classifica. Alle volte non basta come si vince, contano solo i tre punti. Un Chievo che dal punto di vista atletico fa un leggero passo indietro, non è stato il più bel Chievo da quando è arrivato Maran. Ma vince quando serve ed è essenziale questo ora. Pratico al punto giusto, rischiando anche qualcosa. Dici Parma e pensi alle difficoltà che affliggono un ambiente tra i più tartassati negli ultimi mesi. Gli oltre 90 milioni di debiti sono ben altra cosa rispetto ad una squadra, il Parma per l’appunto, che ha nell’orgoglio la spina nel fianco per Zukanovic e compagni. Già, Zukanovic. Il trascinatore, diventato indispensabile per la causa gialloblù. E poi segna, hai detto niente. Un po’ come l’importanza che può avere, ad esempio, il difensore Glik nel Torino: roccioso in difesa e anche goleador quando davanti non si vede la porta. Il Chievo ha nell’anima difensivista, ma propositiva, la carta del successo. L’attacco non segna, ma intanto qualcun altro fa un doppio piacere a Maran. Si sbarazza del Parma, ormai derelitto perfetto, scavalcando il Cagliari e rimettendo in discussione parecchio in zona retrocessione. Un segnale importante che il Chievo non ha mancato. Pazienza, dunque, se l’attacco non è del tutto continuo. La rosa è ampia, le alternative sono tante e seppur con il contagocce il Chievo segna quando serve. Un double passe a Parma per il Chievo che si riprende ciò che all’andata ha disperso dal “sol” Cassano. Hai detto, per il momento.
