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    Chievomania: Cittadella e Sampdoria, cosa migliorare

    Chievomania: Cittadella e Sampdoria, cosa migliorare

    I gialloblù sono da poco reduci da una doppia uscita amichevole contro due formazioni del tutto rispettabili e, alla luce dei risultati conseguiti, è doveroso soffermarsi sulla prestazione avuta nei due match. Prima di tutto ricordiamo i due incontri: il primo si è disputto contro il Cittadella, formazione di serie B con un buon tasso tecnico, con un risultato finale che ha visto le due squadre fermarsi sul pareggio per due reti ciascuna. Il secondo incontro, il più difficile ed impegnativo, si è disputato invece contro una diretta concorrente di questo campionato per i piazzamenti in classifica: la Sampdoria. Quest'ultima partita ha visto i gialloblù perdere per due reti a zero, al fronte di una prestazione che richiede un'analisi in più.

    Andiamo con ordine però; la prima sfida contro i Padovani aveva già mostrato alcune difficoltà, infatti i gialloblù si sono ritrovati per ben due volte in svantaggio, riuscendo a recuperare pochi minuti dopo il gol avversario. La formazione iniziale messa in campo da Maran è stata schierata con il 4-3-1-2, con Dainelli e Cesar a fare i centrali di difesa, a centrocampo Izco e Rigoni come perni mentre in attacco si è visto sin da subito Pellissier ed Inglese davanti a Birsa. La partita è iniziata abbastanza positivamente per i gialloblù che però sono andati sotto proprio allo scadere del primo tempo, subendo la rete di Littieri: Pellissier poi pareggerà allo scadere. Nel secondo tempo ci sono stati molti cambi, tra cui Meggiorini al posto di Pellissier e Radovanovic per Rigoni. La squadra è sembrata un pò impacciata, faticando a recuperare il ritmo della gara e proprio a metà ripresa ha subito il gol da parte di Paolucci, recuperato poco dopo da Meggiorini.

    Sempre a Rovereto poi si è giocata la sfida contro la Sampdoria, dalla quale ci si aspettava un piccolo riscatto rispetto alla precedente, in luce anche della caratura dell'avversario. I genovesi venivano da una sconfitta con la Feralpisalò per 0-2 e di certo le motivazioni non mancavano neppure
    a loro, ma ci si attendeva che il Chievo potesse arginare di più il loro gioco. Maran ha deciso di confermare lo stesso modulo usato contro il Cittadella
    (4-3-1-2), scambiando però alcuni cambi fatti nella scorsa partita: dal primo minuto infatti si è visto Gamberini al posto di Dainelli, mentre in attacco
    Meggiorini è stato preferito a Pellissier. Ci si aspettava come detto una squadra più scintillante, ma il gioco dei gialloblù è parso sin dai primi minuti molto impacciato. Da rivedere assolutamente sono i movimenti in difesa, che troppe volte si sono dimostrati poco coordinati e attenti, lasciando anche lo spazio del contropiede avversario nato da un lancio lungo. Il centrocampo inoltre non è riuscito a tenere il pallino del gioco, ma soprattutto non ha filtrato bene la manovra, non riuscendo così a costruire delle azioni pericolose da servire agli attaccanti, troppo orfani di palloni. La tenuta fisica ovviamente è da rodare, anche se ce lo si poteva aspettare per una squadra in piena preparazione. I carichi dello staff tecnico si fanno sentire, ma hanno l'obbiettivo di garantire una forma che sia duratura lungo tutto il campionato. 

    Insomma è calcio estivo certo, però le sconfitte sono fatte per imparare. Materiale su cui lavorare ce n'è e sicuramente Maran questo lo sa bene. Ora ci si aspetta che si lavori bene sull'aspetto tattico, e che con l'aumentare della forma fisica, si aumenti il volume di gioco. "Work in progress" direbbero gli inglese, e si può passare anche da sconfitte.

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