Chievo, Pellissier:| 'Siamo tranquilli'
Dopo il pareggio con il Catania – un pareggio con una Fiorentina deludente, se si fa eccezione per Adrian Mutu – per la squadra di Mihajlovic è tempo di pensare al Chievo, prossima avversaria domenica al Franchi (ore 12.30). Violanews.com ha contattato in esclusiva l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier per un commento sul momento attuale della Fiorentina e per un giudizio sul Chievo (senza parlare però di arbitri e del rigore negato a Parma).
Si aspettava una Fiorentina così in basso in classifica?
“Ovviamente no, la Fiorentina è stata penalizzata dagli infortuni, da molta sfortuna e adesso la classifica è molto negativa. Questa graduatoria, però, non è quella reale: il campionato è molto equilibrato, c’è tempo per rimediare”.
Tutto vero ma – adesso – il Chievo ha 14 punti, la Fiorentina solo 9.
“(Ride) Beh, vedere questa differenza mi fa capire che abbiamo fatto molto bene. Se crede che però dica che verrò a Firenze con la sicurezza della grande squadra, si sbaglia”.
Però il Chievo verrà a Firenze con la tranquillità della piccola squadra in una buona posizione di classifica.
“Questo sì, ma l’ho già detto ai miei compagni: non dobbiamo sottovalutare la Fiorentina, sarebbe un errore gravissimo. La trasferta di Firenze è sempre molto complicata”.
Flash nella memoria del Chievo: la prima vittoria in serie A è avvenuta a Firenze.
“Un momento bellissimo per tutti coloro che amano il Chievo Verona, in verità a Firenze abbiamo sempre fatto delle buone partite, anche nella scorsa stagione siamo tornati a casa con una vittoria. Altre volte abbiamo giocato bene, ma il risultato ci ha penalizzato. Domenica giochiamo con questa mentalità: siamo tranquilli, ma vogliamo fare risultato, sarebbe bello”.
14 punti significa che il Chievo non lotta per la salvezza?
“14 punti significa che dobbiamo stare ancora più attenti a partite come quella di Firenze: la Fiorentina non molla mai, sembra sempre sul punto di una crisi irreversibile e poi rinasce. Non vorrei che la loro rinascita arrivasse proprio domenica. Per quanto riguarda l’obiettivo, il nostro è la salvezza, per la società è questa la cosa più importante: nello spogliatoio, per ora, la classifica non la vediamo, non ha senso. Dobbiamo continuare a fare bene, negli ultimi mesi cominceremo anche a vedere la classifica”.
Ha mai pensato di voler provare un’altra esperienza?
“Il Chievo è la mia vita, è sufficiente come risposta?”.
Se arrivasse una chiamata dalla Fiorentina?
“Non lo so, io vedo il presente e posso dire che non è mi è mai arrivata una richiesta perché il Chievo ha sempre bloccato tutto, non ha mai voluto vendere. Forse sono davvero important!”.
Lo è, lo è. Così come Mutu è importante per la Fiorentina.
“Tutti lo vorrebbero avere in rosa, lui può dare una scossa alla squadra e lo si è visto anche a Catania. Ha attraversato un momento difficile, ma è pronto per tornare grande, magari domenica gli dirò di prendersi una pausa…”.
Mutu in campo significa più libertà per Gilardino.
“Quando non segna un attaccante diventa nervoso, capisco perfettamente Gilardino anche se bisogna dire che lui i gol li ha sempre fatti. Lottare da solo, su tutti i palloni è difficile ma adesso lui non è nemmeno fortunato. L’ho detto comunque ai nostri difensori: tenete d’occhio quei due, fanno paura! Tutti sanno cosa possono fare Gilardino e Mutu, insieme”.